Firenze. Tavolini in strada, parte la corsa. Tante richieste da locali e negozi Antonio Passanese Corriere Fiorentino 28/5/2020
Borg’Unto, Santa Croce, Santo Spirito: in Comune i progetti per pedonalizzare
La corsa per mettere fuori dai locali sedie e tavolini è già iniziata. A 48 ore dall’approvazione della delibera che detta le regole per la concessione gratuita di spazi all’aperto, sono già in tanti i gestori di bar e ristoranti, gli artigiani e i negozi di vicinato che si sono mossi per ottenere le autorizzazioni comunali. Per via Gioberti, a ieri, erano 18 le domande che Palazzo Vecchio dovrà esaminare e accordare, a cui, tra oggi e domani, si aggiungeranno anche quelle degli esercenti di piazza Dalmazia, delle Cure e dell’area compresa tra Ponte Vecchio e lungarno Archibusieri. Ma se per queste attività basterà riempire un modulo e partire, per chi invece ha deciso di presentare dei progetti unitari o individuali o ha richiesto la momentanea pedonalizzazione della strada, allora si dovrà attendere il disco verde del Comune; e nel caso in cui la larghezza della via sia minore di 3,5 metri (utile per il passaggio dei mezzi di soccorso), allora la parola dovrà passare alla Prefettura: ovviamente, per queste ultime ipotesi, i tempi per ottenere l’autorizzazione si allungheranno ma a sentire il Comune non dovrebbero superare i 10 giorni. È il caso di piazza Santo Spirito, via dei Michelozzi dove i ristoratori chiedono di spostare il parcheggio dei motorini («Ci siamo uniti a piazza Santo Spirito — racconta il ristoratore Pasquale Maruca — e abbiamo già depositato in Comune il nostro progetto. Siamo fiduciosi»), via dei Neri, piazza San Lorenzo, piazza Santa Croce, via del Sole e via dei Georgofili.
«Abbiamo istituito una task force, composta dagli uffici dello Sviluppo economico, della Mobilità, dell’Ambiente e della polizia municipale, a cui sarà delegato il compito di verificare se sussistano tutti i presupposti per accordare la richiesta — spiega l’assessore Federico Gianassi — Contiamo di evadere le domande nel minor tempo possibile. La procedura è snella ma per evadere tutte le pratiche bisognerà vedere quante domande ci arriveranno». Gianassi comunque assicura: «Lunedì in strada potremo già vedere i primi tavolini. È bene sottolineare che nel caso in cui l’occupazione comporti la soppressione di spazi destinati alla sosta, e mi riferisco al centro storico, il Comune prima di dare l’ok dovrà effettuare delle valutazioni e individuare dei posteggi compensativi».
Il disciplinare varato a tempi di record da Palazzo Vecchio prevede che chi ha già una concessione di occupazione di suolo pubblico potrà ampliare del 50% il proprio spazio, tranne che nel cuore di Firenze dove invece sarà consentito fino al 25% in più: «Le occupazioni in aree soggette a chiusure temporanee potranno avvenire — chiarisce l’assessore — dal giovedì alla domenica, dalle 18 alle 24, ma alla chiusura tavoli e sedie dovranno essere rimossi».
Per le nuove occupazioni, invece, l’orario limite, sia nell’area Unesco che fuori le mura, saranno le 23 e a coloro che presenteranno la domanda per il suolo pubblico gratuito sarà richiesto di fare una comunicazione al vicinato (tramite volantini o cartelli) in cui bisognerà indicare un numero di telefono sempre disponibili a cui segnalare eventuali problemi. |