Milano. Dai luoghi della cultura una spinta alla ripartenza Franco De Angelis - Giangiacomo Schiavi Corriere della Sera - Milano 9/6/2020
Caro Schiavi
nella risposta a un lettore sul « confronto con Roma a parti rovesciate», lei riconosce alla cultura il ruolo di vero motore del Rinascimento milanese. Concordo.
La cultura non è un mondo appartato dove rifugiarsi, ma un insieme di consapevolezze che contribuiscono a migliorare l’esistenza. Perciò pensare a un progetto di rinnovamento complessivo e organico per la ripartenza di Milano è un atto inseparabile da una scelta culturale. Un profondo ripensamento culturale per una città che ha costruito un’immagine di sé adatta solo alla crescita e che ora sotto i colpi della pandemia sta vivendo un momento di crisi e si è accorta di viverlo male. Questo disagio però non dipende da un’intrinseca debolezza di Milano o da una sua incapacità di adattarsi a mutati fattori esterni, la sua storia è testimonianza del contrario. Credo ancora alla vitalità della mia città e della mia Regione che si sono sempre distinte nel panorama italiano per il coraggio delle loro iniziative cariche di avvenire, però in questo difficile momento è necessaria l’umiltà e la consapevolezza. La funzione della cultura, intesa come momento di confronto, per affrontare queste nuove e inaspettate sfide è più che mai vitale per il futuro di tutti noi. Franco De Angelis
Caro De Angelis,
sono anch’io convinto che la cultura stabilisce il successo (o l’insuccesso) di una grande citta. Milano è una stratificazione di culture antiche e nuove e il fermento creativo che ha vissuto negli ultimi anni ha gettato le basi di quel Rinascimento interrotto dalla pandemia: cultura a largo raggio con musei, gallerie, cinema, teatri, musica, libri, arte; cultura con eventi e presentazioni; cultura con le mille iniziative di associazioni e fondazioni. Ma anche cultura con scuole, università, corsi, seminari per l’apprendimento e la formazione... Non a caso è nata qui nel 1838 la Società di incoraggiamento d’Arti e Mestieri, ideata negli ambienti culturali ed economici per sostenere la nascente manifattura lombarda. Verrà dalla cultura la spinta alla ripartenza di Milano, ne sono sicuro. Purtroppo i suoi luoghi sono stati i primi a chiudere e sono gli ultimi a riaprire. Il Covid impone prudenza, un passo alla volta e qualche idea nuova sono necessari secondo l’assessore Del Corno: è appena partita una piattaforma, si chiama «Aria di cultura», promuove iniziative all’aperto per l’estate. Una luce nel buio. Ma la cultura non è solo umanistica, è anche scientifica: e gli ospedali ce l’hanno detto. Un pezzo di futuro è lì. Giangiacomo Schiavi |