Roma. Una domenica ai musei romani, prenotazioni e inutili attese Piero Manocchio - Paolo Conti Corriere della Sera - Roma 9/6/2020
Caro Conti,
riflessione sulla «Domenica dei Musei» - e non solo – vissuta all’insegna della normativa della pandemia. Capisco l’importanza di contingentare comunque, per distanziamento sociale, gli accessi alle varie realtà, legandoli alla prenotazione, ma andrebbe agevolato sia l’accesso allo 06.06.08 ( sabato e domenica sempre occupato!), sia al sito dei Musei di Roma (molto difficile da decifrare!) E perché non consentire, se sono avanzati ingressi rispetto alla disponibilità ed ai prenotati effettivi, a chi si fosse recato ingenuamente sul posto, nell’ ignoranza di come poter entrare? Risultato: domenica 7, giornata non soggetta ad acquisto di biglietto, al Casino dei Principi di Villa Torlonia, più addetti ai controlli che visitatori . Temo che questo si sia verificato e si verificherà anche in altri plessi museali, e non solo nella domenica a loro dedicata… Peccato! Piero Manocchio
La burocrazia capitolina è la negazione dell’elasticità. Tanti sono i «prenotati»? Tanti entrano, punto e basta. E se c’è poca gente «prenotata» e altra in attesa, niente da fare. Siamo a Roma, lo sappiamo. Concordo: il sito www.museiincomuneroma.it soffre di una certa complessità e e pesantezza. Paolo Conti |