Venezia. «Cento eventi diffusi per rilanciare la cultura» Alice D’Este Corriere del Veneto 10/6/2020
Il progetto delle opposizioni per un’estate tra campi, forti, parchi con i protagonisti musicali cittadini
VENEZIA. Non un unico grande evento o pochi eventi di prestigio ma cinquanta, cento concerti per la città. Quindici giorni o anche tutta l’estate, in cui ripensare eventi culturali all’esterno in centro storico, dall’Arsenale alle Gaggiandre ma anche in terraferma a Forte Marghera, a Parco San Giuliano o in androni, cortili, parchetti, musei cittadini e Università per rilanciare gli artisti cittadini. La richiesta, che presto prenderà forma ufficiale in consiglio comunale è stata presentata ieri dalla lista civica «Tutta la città insieme», dal PD, dal Movimento 5 stelle e dal Gruppo Misto. «Ci sono dei soggetti culturali che sono stati relegati in un ruolo di secondo piano da questa amministrazione - ha esordito Giovanni Andrea Martini - invece dopo il Covid la città deve essere ripensata da diversi punti di vista, quello culturale è uno dei più importanti». Il gruppo cultura di «Tutta la Città Insieme», punta ad un coinvolgimento delle realtà locali e delle Municipalità. Un centinaio di artisti avrebbero già dato la loro disponibilità per una programmazione di concerti diffusi. «Per rilanciare la città non servono grandi eventi e passerelle - ha detto Giorgio Dodi, segretario del Pd - va messa in campo la cultura diffusa, va tenuto conto delle realtà che esistono di teatro, musica, arte, giocoleria». «La città ha una ricchezza culturale straordinaria - dice Marco Rosa Salva di Tutta la città insieme - che in questo momento è stata dimenticata». «Venezia deve darsi un carattere anche turistico diverso da quello che c’è ora» chiosa Renzo Scarpa del Gruppo Misto.
L’idea dei 100 concerti è anche, insomma, un modo per ripensare l’offerta culturale con eventi prodotti e realizzati dai protagonisti del mondo musicale metropolitano. Dalla musica antica alla classica, dalla musica contemporanea al jazz, al rock, alla pop music, ci sarà un unico collante: il tema dell’acqua. I fondi? Saranno chiesti al Comune. «Le politiche culturali sono troppo legate alla gestione turistica - ha continuato Sara Visman del Movimento 5 stelle- e puntano spesso a grandi eventi per i quali si impiegano ingenti risorse senza stimolare le attività del territorio». «Va creato un forum di confronto cittadino - dice anche Elisabetta Tiveron della lista Tutta la città insieme -che riunisca tutta la parte creativa della città». |