Musei senza resse per i romani, occorre ripensare l’offerta Francesco Allori - Paolo Conti Corriere della Sera - Roma 14/6/2020
Caro Conti,
come tantissimi concittadini anche io sto approfittando dell’assenza di turisti per andare a visitare tutti quei luoghi della nostra incredibile città che erano pressoché inavvicinabili per le masse che li affollavano. Abbiamo visto i Musei Vaticani. Si entra a gruppi di 80 persone ogni 15 minuti, prenotazione obbligatoria (senza euro di prevendita): anche i luoghi più affollati (Raffaello e Sistina) sono lontani anni luce dalle tonnare di cinesi, giapponesi e nordamericani più interessati al selfie che ai capolavori. Il bilancio della Santa Sede ne risentirà ma si dovrebbe comunque ripensare ad una dimensione più umana dei flussi turistici, e magari anche a trovare dei canali che permettano ai romani di godersi un po’ da privilegiati le bellezze della città: siamo comunque un bel pacchetto di 5 milioni di possibili biglietti. Prossime visite, Scuderie del Quirinale e Colosseo, sempre che le figlie reggano.... Franco Allori
Siamo in tanti a riscoprire Roma da romani, in questi giorni. Il turismo internazionale è un pilone della nostra economia. Ma il mordi-e-fuggi sembra già appartenere a un passato remoto: urge un nuovo modello di offerta e di fruizione. Paolo Conti |