Venezia. Riapre Palazzo Ducale, visitatori subito in coda. Piano per gli altri musei Camilla Gargioni Corriere del Veneto 14/6/2020
Parcheggi esauriti . Actv, 80 corse in più non bastano
VENEZIA. Macchine fotografiche, zaini rigonfi, qualche mascherina calata sul viso: Palazzo Ducale riapre le porte alle dieci di mattina ed è subito coda. C’è chi ha la prenotazione in mano (oltre mille registrate in soli cinque giorni), chi approfitta della biglietteria, chi è veneziano e sperava di non trovarsi in una fila che ha raggiunto i trecento metri. E invece, ieri Venezia si è svegliata con una folla turisti, italiani ma anche stranieri, con il traffico di chi arrivava in centro storico bloccato fin dalla tarda mattinata, parcheggi pieni e vaporetti di ritorno dal Lido affollati scatenando qualche protesta.
Sarà perché, come ha esordito Gabriella Belli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, «se palazzo Ducale è aperto, è aperta Venezia». A visitarlo anche una trentina di operatori degli ospedali Civile e dell’Angelo, omaggiati di un tour ad hoc in segno di riconoscimento e riconoscenza per il loro impegno nell’emergenza coronavirus. Per ora sarà aperto al pubblico solo nei weekend (10-18) fino al 26 luglio, con prenotazione consigliata, e durante la settimana per gruppi di massimo dieci persone con guida autorizzata e con prenotazione di cinque giorni d’anticipo. Il Museo del Vetro di Murano e del Merletto a Burano sono aperti con le stesse modalità gratis, mentre al Ducale il biglietto è ridotto a 13 euro e sempre gratuito per i residenti (considerando che non è ancora possibile la visita al Correr, al museo Archeologico e alle sale monumentali della Marciana prima comprese nell’ingresso). «Le prenotazioni saranno incentivate, la città dovrebbe essere prenotabile. Auspichiamo di aprire il museo Correr il primo di luglio e di estendere l’apertura del Ducale a tutta la settimana — commenta Belli —. Per Ca’ Pesaro bisognerà aspettare metà settembre e per il Fortuny, con il riallestimento di Pier Luigi Pizzi, ottobre». Dal 22 giugno, però, partiranno le attività Muve, già prenotabili online, per adulti e famiglie e ci saranno ingressi, sempre in esclusiva con guide autorizzate possibili durante tutta la settimana, anche in musei chiusi come Ca’ Rezzonico, Casa Goldoni, Palazzo Mocenigo e al Museo di Storia Naturale. «Plessi si farà il 2 settembre, prima con le installazioni sulle finestre del Correr e a distanza di una ventina di giorni a Ca’ Pesaro — aggiunge la direttrice della Fondazione riferendosi alla mostra «Fabrizio Plessi. L’età dell’Oro» per gli ottant’anni dell’artista — Opera è stata cancellata, mentre Carpaccio è slittata al 10 luglio del prossimo anno». Nel frattempo per entrare a Palazzo Ducale bisogna seguire un percorso obbligato, con accessi contingentati, misurazione della temperatura, gel e l’obbligo di mascherina. «Abbiamo presentato al cda 100 pagine sulla sicurezza, che viene prima di tutto — spiega Mariacristina Gribaudi, presidente Muve —. Ca’ Pesaro e il Fortuny li riapriremo, abbiamo due grandi sponsor a finanziarli. La cassa integrazione? Mi è pianto il cuore ma è stato necessario». Ma su orari e aperture ridotte sono insorte le sigle sindacali, che hanno trovato appoggio nel Pd. «Il sindaco prima chiede di riaprire tutto e poi è il primo che non attiva in modo serio l’offerta culturale della città — accusa la capogruppo pd in Consiglio Monica Sambo — Serve aprire tutti i musei nei tempi il più rapidi possibile».
Ieri l’afflusso dei turisti è stato continuo, l’utorimessa comunale e il garage San Marco sono stati esauriti dall’ora di pranzo a sera, grazie anche alle tariffe agevolate. Avm ha inserito un’ottantine di corse aggiuntive rispetto all’orario feriale anche se di sera non sono mancati i momenti di tensione al Lido. Un momento di tensione nel pomeriggio, a causa dell’allarme innescato da una valigia abbandonata vicino al Ponte di Rialto che ha costretto al blocco dei vaporetti. Il bagaglio è stato fatto brillare dagli artificieri della Polizia ed è tornata la normalità. |