Esistono ancora in Italia forze politiche per la tutela del Bel Paese, per l’articolo 9? Emergenza Cultura, 17/07/2020
Esiste ancora nell’arco delle forze rappresentate nell’attuale Parlamento italiano un partito o un movimento che sappia far proprio per davvero l’articolo 9 della Costituzione e cioè “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione?” Se leggiamo le pagine del decreto per la Semplificazione e le prese di posizione dell’opposizione, siamo portati a dire di no. Il decreto infatti accoglie alcune delle peggiori istanze portate avanti dai governi berlusconiani come l’istituzione del silenzio/assenso per i progetti che devono essere sottoposti alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), o come una semplificazione delle norme di appalto che assomiglia molto alla sparizione di controlli tecnico-scientifici e finanziari. Uno dei cancri di questo disgraziato Paese è proprio rappresentato dall’illegalità che sfregia da anni le nostre coste, montagne, periferie, con consumi di suolo sfrenati (il doppio delle medie europee), massimamente nelle regioni più sviluppate (Lombardia, Veneto, Emilia), aggravati da politiche regionali più favorevoli agli interessi privati che a quello generale. Così si accresce in modo sempre più drammatico lo sfascio idrogeologico, provocando con la “impermeabilizzazione” dei terreni metropolitani continue alluvioni, causando migliaia di vittime umane e danni economici gravissimi. E contemporaneamente si attacca o si lascia svuotare la bella legge-quadro sui Parchi Ceruti-Cederna che ha portato dal 4 ad oltre il 10 % del Paese le aree protette.
Il decreto sulla semplificazione invece di favorire grandi piani pluriennali di “ricostruzione” strutturale del Paese sui quali organizzare un autentico “esercito del lavoro” (quello pensato da grandi difensori del Bel Paese come Umberto Zanotti Bianco, Manlio Rossi Doria, Adriano Olivetti, Leonardo Benevolo, Italo Insolera, Giorgio Bassani, Antonio Cederna e altri), dà il via libera, col silenzio/assenso e con l’abbassamento dei controlli tecnico-scientifici allo sfruttamento affaristico sul quale prospera la malavita. E adesso apre le porte ad una speculazione cieca anche nei mille e mille centri antichi, nelle mille e mille città murate di origine etrusca, magno greca, romana, celtica, longobarda, consentendo di costruire ex novo nelle loro parti non vincolate. Ben sapendo che – salvo rarissime eccezioni (Urbino) – a partire da Roma, NESSUNO dei centri storici italiani è tutelato interamente, neppure nella parte più antica.
Questa politica di aggressione alle città e al territorio era contrastata, pur fra molte difficoltà, dalla sinistra riformatrice negli anni ’60-’80, dalla legge-ponte per l’urbanistica, dalla legge sulla casa, dai piani di recupero delle città storiche da Bologna di Fanti e Cervellati alla Taranto di Blandino passando per la Firenze di La Pira e di Detti, la Roma di Tor di Nona e di San Paolo Regola (Argan, Calzolari e Insolera). O alla Napoli post-terremoto di Gianfranco Caniggia e di Vezio De Lucia, di Maurizio Valenzi.
La sinistra attuale, o quella che tale ancora si dice, con questo decreto si dimostra purtroppo largamente speculare al centrodestra. Il M5Stelle ha promesso molto e mantenuto poco. Il nostro appello è quindi di necessità drammatico, più drammatico del consueto. È in gioco davvero il presente e il futuro molto prossimo del Bel Paese, la più grande risorsa culturale, e non solo, della Nazione.
Desideria Pasolini dall’Onda, fondatrice di Italia Nostra Vittorio Emiliani, pres. Comitato per la Bellezza, Gruppo dei 30 Fulco Pratesi, fondatore e Presidente onorario WWF Italia Paolo Maddalena, giudice emerito Corte Costituzionale Pier Luigi Cervellati, architetto e urbanista Rita Paris, archeologa Bruno Toscano, storico dell’arte e del paesaggio Vezio De Lucia, urbanista e saggista Paolo Berdini, urbanista saggista Furio Colombo, giornalista e scrittore Carlo Ginzburg, storiografo Tomaso Montanari, docente Storia dell’arte moderna, Univ. Stranieri Siena Angelo Bonelli, coordinatore Verdi Italiani Carlo Alberto Pinelli, pres. Mountains Wilderness Giorgio Boscagli, botanico, già dir. Foreste Casentinesi, fondatore Gruppo dei 30 Francesco Mezzatesta, fondatore LIPU e Gruppo dei 30 Luigi Manconi, sociologo, presidente A Buon Diritto, Comitato per la Bellezza Paolo Flores d’Arcais, direttore Micromega Jadra Bentini, pres. Italia Nostra Bologna Adriano La Regina, archeologo, Accademia dei Lincei Pietro Giovanni Guzzo, archeologo, Accademia dei Lincei Mario Torelli, archeologo, Accademia dei Lincei Luisa Ciammitti, storica dell’arte Maria Pia Guermandi, archeologa, Emergenza Cultura Annalisa Maccari, docente di Giurisprudenza, Università Siena Irene Berlingò, archeologa Claudio Greppi, geografo, Rete Comitati Toscana Ilaria Agostini, urbanista Univ. Bologna Valerio Magrelli, poeta e saggista, Univ. Roma Tre Sauro Turroni, urbanista e ambientalista Pancho Pardi, urbanista e paesaggista, Univ. Firenze Salvatore Giannella, naturalista, storico direttore di Airone Enzo Pranzini, Univ. Firenze, Dip. Scienze della Terra Carlo Pavolini, archeologo Daniele Segre, regista Raffaele Paloscia, giornalista Emilio Drudi, giornalista e saggista, esperto migrazioni Claudia Conforti, storica dell’architettura, Uniroma 2 Andrea Costa, presidente Comitato per Roma 150 Nino Criscenti, autore e produttore televisivo, “Paesaggi rubati” Natalia Naim, consigliere I Municipio, presidente commissione Alberto Acciari, organizzatore “Tevere Day” e Museo delTevere Giuseppe Gherpelli, operatore culturale, già presidente IBC Emilia-R. Annarita Bartolomei, operatrice culturale Giulio Cederna, dir. Fondazione Paolo Bulgari sulle diseguaglianze urbane Letizia Lodi, storica dell’arte Barbara Fois, saggista Paola Modesti, Università Bocconi Anna Marina Foschi,Italia Nostra Forlì, già pres. regionale Marco Baccianini, saggista e traduttore Vincenzo Vita, presidente Ass. per il rinnovamento della Sinistra Luciana Prati, pres. Italia Nostra Forlì Maria Paola Patuelli, saggista, già assessore Comune Ravenna Alberto Giuliani, giornalista Pino Coscetta, giornalista, Amici Orso Bernardo Salvatore “Citto” Leotta Acireale Eros Tetti Salviamo le Apuane Marina Bosaino, insegnante Maria Ricciardi Giannoni Giampiero Filotico, grafico, scrittore Marino Trizio Ass. Città al Plurale-Matera Daniela Rosa Basile, scrittrice Luciano Colletta Marta Calzolaretti, architetto, saggista Giannetto Fanio, Libera Cittadinanza Francesco Dessì-Fugheri, biologo, Univ. Di Firenze Piera Nobili, architetto, S.Alberto Ravenna Dario Guastini, Pistoia https://emergenzacultura.org/2020/07/17/esistono-ancora-in-italia-forze-politiche-per-la-tutela-del-bel-paese-per-larticolo-9/
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