Firenze. In Santo Spirito caos fino all’alba. L’ordinanza anti alcol fa acqua Antonio Passanese Corriere Fiorentino - 19/7/2020
Toccafondi (Iv): porto il caso Oltrarno in Parlamento, i carabinieri accerchiati sconfitta di tutti
Un’altra notte insonne. Con i cori e i tamburi a far da colonna sonora, e con gli ingressi dei palazzi che, ancora una volta, sono stati utilizzati come vespasiani e pattumiere. Nonostante la nuova ordinanza che ha anticipato di un’ora (alle 20) il divieto di vendita delle bevande alcoliche nei negozi e nei minimarket dell’area Unesco e di alcune strade e piazze fuori le mura, per Santo Spirito, quella tra venerdì e sabato, è stata un’altra notte da dimenticare. Il Comune ha fatto sapere che il provvedimento, che sarà valido fino al 31 agosto, «è stato rispettato» (dunque non è stata rilevata alcuna infrazione da parte delle attività di vicinato). Ma le immagini mandate in onda ieri anche dal Tg3 Toscana e i racconti dei residenti testimoniano che poco o nulla è cambiato.
«Sulle scalinate e sul sagrato della basilica, dall’una in poi dopo il presidio dei poliziotti e dei vigili, c’erano centinaia di persone con un drink preso al bar o una bottiglia nelle mani — dice chi vive di fronte alla chiesa — Il problema non sono solo i supermercati e i minimarket, ma anche i locali che vendono alcol da asporto fino alle 2 del mattino». «L’ordinanza del sindaco ha dimostrato tutta la sua inconsistenza — affermano altri abitanti — Sotto le nostre case, fino alle 4, c’erano ragazzini che non facevano altro che mandare giù cocktail. Poi hanno svegliato tutto il condominio suonando a ripetizione i campanelli».
Ma ad agitare i gestori di bar e ristoranti di piazza Santo Spirito, che temono provvedimenti durissimi a causa della mala movida, c’è il prolungamento dell’apertura dei bagni pubblici fino alle 4 del mattino (ieri però alle 3.30 erano già chiusi), anziché fino alle 2 come prevedeva l’accordo tra i commercianti e il gestore del servizio. I locali non vogliono esporsi ma più di un imprenditore pensa che il Comune abbia sbagliato perché «così è come se si autorizzassero le persone a stare in piazza o sul sagrato a fare baldoria fino all’alba. Ed è quello che noi non volevamo, proprio per venire incontro alle esigenze della residenza».
Intanto, la polizia municipale, durante il presidio dalle 19,30 alle 1 aveva sorpreso e multato per 400 euro due giovani che stavano urinando sui muri della basilica. «Ne hanno ‘beccati’ due ma se ne sono fatti scappare almeno una ventina. Ho le foto che possono testimoniarlo. Anche l’iniziativa dei bagni gratis è un buco nell’acqua», dice un fiorentino che abita in via dei Coverelli.
Infine, sul tema della mala movida interviene il deputato di Italia Viva Gabriele Toccafondi secondo cui «non bastano i bagni chimici e il divieto di vendita dalle 20 in poi. Per chi si fa vanto dell’assenza di regole, dell’anarchia, per chi crede di essere il padrone di un pezzo di città ci vuole una risposta vera. Porterò in Parlamento la vicenda dei carabinieri accerchiati (il video è stato girato da un residente e pubblicato sul sito del Corriere Fiorentino , ndr ) e chiederò più risorse per le forze dell’ordine a Firenze e misure che consentano ai Comuni di intervenire con maggiori strumenti. Nessuno dopo aver visto quel video può rimanere indifferente».
Proprio sul caso dei due militari circondati sul sagrato della basilica da decine di ragazzi e poi costretti ad allontanarsi, non sono arrivati commenti ufficiali, ma le immagini avrebbero creato preoccupazioni ai vertici delle istituzioni cittadine. «Quel video — conclude Toccafondi — è la sconfitta di tutti. I due rappresentanti delle forze dell’ordine hanno avuto sangue freddo e hanno fatto quanto potevano. C’è un tema generalizzato che non riguarda solo Firenze sulla malamovida che necessita di azioni soprattutto di educazione». |