Firenze. «La Nazionale dal 31 agosto tornerà alla normalità» Luca Bellingeri *Direttore della Biblioteca Nazionale di Firenze Corriere Fiorentino - 11/8/2020
Gentile direttore,
con riferimento all’articolo di Edoardo Semmola «Nazionale inaccessibile», pubblicato sabato scorso sul Corriere Fiorentino , ritengo necessarie alcune doverose precisazioni e puntualizzazioni. Non appena reso possibile dalla normativa di emergenza, la Biblioteca Nazionale, come molti altri luoghi della cultura, ha riaperto i propri servizi all’utenza, dapprima, a partire dal 20 maggio, limitandoli al solo prestito e pochi giorni dopo, fra le prime in Italia, consentendo, a decorrere dal 1° giugno, anche la consultazione in sede.
Evidenti motivi di rispetto delle norme di sicurezza, che imponevano il distanziamento sociale e l’obbligo di evitare assembramenti, hanno reso necessario un contingentamento dei posti disponibili, nonché l’obbligo di prenotazione per poter accedere all’Istituto. In questi due mesi sono stati molteplici i ringraziamenti pervenuti in Biblioteca per il servizio prestato in condizioni, come è evidente, non facili e per il quale non posso non ringraziare tutto il personale impegnato. Anche se in alcuni momenti è stata necessaria l’attesa di alcuni giorni (mai più di dieci) per poter accedere alla Biblioteca, chiunque abbia manifestato esigenze specifiche e particolari ha sempre ricevuto una tempestiva risposta, trovando una soluzione alla proprie esigenze. In considerazione dell’imminente e purtroppo non evitabile chiusura di questi giorni, abbiamo inoltre cercato di venire incontro alle esigenze degli utenti in ogni modo possibile, consentendo in certi casi anche la consultazione di parecchi volumi ad uno stesso utente.
Come indicato già da alcuni giorni sul sito dell’Istituto, a partire dal prossimo 31 agosto, inoltre, la Biblioteca tornerà ad effettuare il proprio orario ordinario di apertura di 11 ore giornaliere, portando il numero complessivo di utenti ammessi quotidianamente dagli attuali 33 a 108. Per quanto riguarda infine la questione «quarantena», come è noto non si è trattato di una scelta di questo Istituto, ma di una precisa indicazione dell’Icpal alla quale eravamo tenuti ad attenerci.
Solo il Dpcm emanato ieri contenente le nuove misure di sicurezza ha indicato che la quarantena dovrà essere applicata ai soli volumi rientranti dal prestito e non anche a quelli in consultazione «a scaffale aperto» e con grande soddisfazione di tutti noi bibliotecari per primi così sarà anche in Nazionale a partire dalla riapertura del prossimo 17 agosto.
Consapevoli del disagio e in alcuni casi del danno che una prolungata chiusura o contrazione dei servizi di una biblioteca provoca al mondo dello studio e della ricerca, con i colleghi impegnati nei servizi al pubblico fin dal 4 maggio scorso ci siamo impegnati oltre misura per cercare, nei limiti imposti dalla situazione generale, di far fronte a tali esigenze. Dispiace non veder riconosciuto un tale impegno. |