Firenze. Gurrieri: “Pressione sulla Soprintendenza inaccettabile. Non degna di un Paese civile” Fiorentina, 14/08/2020
Il noto architetto già professore e soprintendente, parla del Franchi e della “corsa agli emendamenti”: “Neanche con Pontello o i Della Valle…”
Sul Corriere Fiorentino articolo a firma Francesco Gurreri, noto architetto e professore ordinario di “Restauro dei monumenti” dell’Università di Firenze, che parla di stadio e delle pressioni sulla soprintendenza: “Amareggia profondamente il fatto che la conservazione dello Stadio di Nervi sia diventato palestra di isterismi politici nonché di affermazioni apodittiche di un senso «proprietario» (improprio).
Elementi che non si erano mai avverti finora, nemmeno ai tempi dei Pontello e dei Della Valle. Sicuramente, la contingenza elettorale non è estranea a questa singolare corsa agli «emendamenti», tendenti a modificare una fondamentale legge dello Stato.
Lo Stadio Comunale è un «bene culturale notificato»; e allora, con riferimento all’articolo 9 della Costituzione italiana (non quella degli Usa) lo Stato ne esercita «tutela e valorizzazione perché concorre a preservare la memoria della comunità nazionale» promuovendo lo sviluppo della cultura. L’attenzione per i beni artistici (oggi «beni culturali») è sempre stata una priorità dello stato italiano, fin dai tempi di Giolitti. È appena il caso di ricordare ciò che scrisse Giovanni Spadolini nel fondare, nel 1975, il nuovo Ministero per i beni culturali, consapevole della «ginnastica» della politica: «Ogni cedimento alla tentazione (sempre ricorrente quando viene meno il volto austero della democrazia) di inquinare l’impegno di difesa e valorizzazione dei beni culturali con metodi e programmi di parte è un tradimento tanto dello spirito quanto della lettera dei decreti delegati».
Al di là dei linguaggi, delle interpretazioni personali delle frasi e dei caratteri altrui, la pressione psicologica che da tempo si sta esercitando sulla soprintendenza è assolutamente inaccettabile e, forse, non proprio degna di un paese civile. Sorprende che il ministero non abbia ancora preso posizione su questo pressing istituzionale manifestatosi persino con striscioni con la scritta «io sto con Rocco». Tutti i comuni mortali presentano formalmente i progetti alla soprintendenza, ne discutono e li approfondiscono per pervenire ad una soluzione accettabile a cui viene conferito il «nulla osta». Senza contare che, essendo lo Stadio un bene pubblico, si sono persi mesi e mesi senza bandire un concorso, così come invocato da più parti e che può ancora consentire un confronto intelligente, aperto ai tecnici più giovani.
Si argomenta che già ora lo Stadio ha zone in degrado (con i ferri della armature del cemento armato pericolosamente in vista); ma questa «omessa manutenzione», sempre nei termini del Codice dei Beni Culturali richiama i doveri della proprietà e non dello stato. Ora, è comprensibile e condivisibile che ci si adoperi affinché la Fiorentina trovi la miglior accoglienza per sviluppare i suoi programmi (e i suoi investimenti), ma deve pur esserci una soglia di dignitoso comportamento istituzionale: l’umiliante esito dell’operazione Mercafir dovrebbe pure insegnare qualcosa!
Cosa c’entrano ora questi nuovi volumi edificabili a go gò nell’area del Campo di Marte «per convincere Rocco a rimanere»? E si abbia l’onestà di dire che «restyling pesante» equivale ad «alterazione di bene culturale»”. https://www.fiorentina.it/gurrieri-pressione-sulla-soprintendenza-inaccettabile-non-degna-di-un-paese-civile/
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