Firenze. Il Comune al Franchi per il calcinaccio Antonio Passanese Corriere Fiorentino - 22/9/2020
L’immagine di Rocco Commisso che in diretta nazionale a «Novantesimo Minuto» mostra un pezzo di calcinaccio del Franchi, non è stato certo un bello spot per lo stadio di Firenze, tanto tutelato quanto a rischio abbandono nel caso la Fiorentina decidesse di costruire il suo nuovo impianto altrove. E la mossa del patron viola (che ha raccontato di come quel pezzo «in cemento armato» sia caduto a pochi metri da lui domenica mattina durante un suo sopralluogo: «Meno male non mi ha preso in testa») è apparsa da subito un messaggio chiaro a Palazzo Vecchio in vista dei prossimi incontri che definiranno il futuro del Franchi. Un modo per dire «o si cambia radicalmente o non siamo interessati».
Anche per questo, ieri mattina, il Comune ha subito inviato sul posto i propri tecnici per valutare la situazione dell’impianto (che già in passato aveva mostrato evidenti crepe dovute all’usura) anche in vista di una parziale riapertura al pubblico (si parla di mille tifosi) per la gara casalinga contro la Sampdoria fra due settimane. Il sopralluogo dei tecnici, secondo quanto emerge da Palazzo Vecchio, non avrebbe comunque rilevato criticità particolari.
Nel frattempo la Fiorentina, che ieri era presente con il direttore generale Joe Barone, aspetta di confrontarsi con il Comune sulla nuova norma «salva stadi» contenuta nel decreto rilancio. Nardella e Commisso ancora non hanno fissato una data ma è certo che nei prossimi giorni avverrà il primo di una serie di incontri che il patron viola ritiene necessari per poi decidere se avviare un progetto di ristrutturazione del Franchi oppure tornare su Campi Bisenzio, dove il club viola ha un’opzione di acquisto sui terreni. La posizione del tycoon italo-americano è nota da tempo: profonda ristrutturazione con abbattimento delle curve e e di tutto ciò che impedisce allo stadio di Campo di Marte di assumere un aspetto moderno e funzionale, salvaguardandone però l’architettura. Una sfida non semplice per Palazzo Vecchio che però ha più volte ribadito come il futuro del Franchi debba essere legato alla Fiorentina che, dal canto suo, non ha mai negato di volere come prima scelta provare a restare a Campo di Marte. La parita è già iniziata. |