Parma. Case nei pressi del Castello di Torrechiara: la variante urbanistica finisce in Regione La Repubblica - Parma 2/12/2020
La Regione faccia chiarezza sui lavori urbanistici che interessano l'area del castello di Torrechiara, nel Comune di Langhirano, in provincia di Parma.
A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) a proposito dell'area circostante il castello oggetto di un’opera di revisione urbanistica deliberata dal Comune di Langhirano attraverso l’adozione di varianti al Psc.
Modifiche che "rischiano di determinare non solo un rilevante consumo di suolo, ma anche un oggettivo e irreparabile “consumo di bellezza e di un patrimonio pubblico e comune".
"Questa operazione è connessa a competenze diverse, da quella comunale, con il percorso per l’adozione delle varianti, alla Regione, in particolare riguardo alle prescrizioni sul periodo transitorio, allo Stato, poiché si tratta di un bene nazionale, monumento nazionale da oltre ottanta anni e gestito da articolazioni amministrative dello Stato", rileva Piccinini.
La consigliera sottolinea come "gli interventi previsti dalle varianti comunali al PSC determinano un consumo di suolo, trasformando in edificabili aree precedentemente escluse da questa possibilità, tanto che le conferenze di servizio realizzate hanno dimostrato in più punti l’esistenza di dubbi e perplessità, anche per quanto attiene al calcolo dei valori di edificabilità, espressi proprio dal livello regionale, con una nota di Arpae".
Nello specifico, la pentastellata ricorda che "è di particolare rilievo il ruolo della normativa regionale, poiché la vigente circolare regionale in merito all’applicazione della legge regionale in materia del 2017, da un lato richiama in modo chiarissimo l’impossibilità di adottare dal 1 gennaio 2018 varianti ai Psc e, nello stesso tempo, precisa che possono sussistere le varianti specifiche le quali però non possono introdurre negli stessi Psc ambiti residenziali totalmente nuovi, ma solo modifiche parziali rispetto alle previsioni insediative già in essere".
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale "se le varianti messe in campo dal Comune di Langhirano rispetto al castello di Torrechiara e al paesaggio che lo circonda siano compatibili sul piano del percorso e del merito con le disposizioni della legge regionale n. 24 del 2017 e sul periodo di transizione; se intenda richiedere al ministero dei Beni culturali un chiaro pronunciamento al riguardo e sollecitare conseguentemente l’amministrazione statale ad assicurare la massima ed effettiva tutela di un bene di tutti che è parte del nostro patrimonio; infine, se intenda comunque verificare con il Comune di Langhirano e con i comitati e i cittadini il senso dell’intera operazione, per giungere a una sua sospensione e a un ripensamento sostanziale”.
Anche Igor Taruffi (Er Coraggiosa) in un'interrogazione alla Giunta riporta le preoccupazioni di un gruppo di cittadini per la tutela del paesaggio nella zona limitrofa al castello.
Facendo quindi seguito agli esposti presentati da questi cittadini e ricordando i vincoli esistenti su tutta la zona limitrofa che sorge alle porte della Val Parma, Taruffi sottolinea come in nemmeno tre anni dall'approvazione della legge regionale 24/2017, il Comune di Langhirano è riuscito ad adottare "tutta una serie di atti consistenti in trasformazioni di aree in località Torrechiara da territorio rurale a territorio urbanizzabile, ampliando l’ambito urbano residenziale e individuando in zone di particolare interesse paesaggistico ambientale nuovi ambiti residenziali di integrazione dei margini urbanizzati soggetti a convenzione attuativa".
Stante la situazione creatasi, Taruffi chiede alla Giunta "se per l’adozione e l’approvazione della sopra citata sequela di varianti al Psc siano state rispettate le norme procedurali previste dalla Legge regionale 20/2000, in particolar modo per quanto riguarda l’informazione dei cittadini e la loro partecipazione alla formazione degli strumenti urbanistici".
Oltre a ciò, il capogruppo sollecita la Regione a chiarire se uno strumento urbanistico comunale possa, come sostenuto, "articolare meglio i vincoli ministeriali" e se la scelta di prevedere ulteriori comparti residenziali intorno al Castello "non sia in contrasto con le regole e gli obiettivi per la conservazione dei paesaggi regionali posti dal Piano territoriale paesistico regionale" https://parma.repubblica.it/cronaca/2020/12/02/news/case_nei_pressi_del_castello_di_torrechiara_la_variante_urbanistica_finisce_in_regione-276722267/
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