Bari. Via libera del Tar, demolito palazzo Verna Francesco Petruzzelli Corriere del Mezzogiorno - Puglia 15/12/2020
Rischiava di restare un rudere nel cuore di Bari, incagliato tra le maglie della burocrazia e dei contenziosi. E invece da ieri, dopo due anni di stallo, sono ricominciati i lavori. Giù pareti e piani per farne un nuovo edificio. Il Tar Puglia ha detto sì alla demolizione e ricostruzione di palazzo Verna, un immobile del secolo scorso incastonato nel Murattiano tra le vie Calefati e Cairoli. I giudici del Tar hanno infatti accolto il ricorso dei proprietari, difesi dai legali Emilio Toma e Loredana Papa, contro la Soprintendenza che nel 2018 bloccò la prima parte dell’abbattimento per sottoporre l’edificio a vincolo diretto e alla dichiarazione di interesse culturale.
«Ma il palazzo è stato classificato dal Comune come interamente sostituibile» la tesi dei ricorrenti accolta in pieno dai giudici amministrativi. Un caso che potrebbe fare giurisprudenza. «Se il vincolo fosse stato apposto per tempo (in un qualsiasi momento degli ultimi 79 anni a contar dalla legge Bottai del 1939) comunque, prima del rilascio dei permessi e dell’inizio dei lavori – scrivono i giudici - il ricorrente avrebbe potuto optare per la ristrutturazione degli interni dell’immobile, senza la previa demolizione. Compiere oggi tale scelta comporta la paralisi dell’intervento iniziato». Una relazione tecnica ha infatti evidenziato anche il consistente aumento dei costi, a carico dei proprietari, nell’eventuale recupero dell’immobile, specie dopo il primo abbattimento iniziato due anni fa e poi sospeso dalla Soprintendenza. Dieci anni fa il Comune ha iniziato a mappare i quartieri Murat, Madonnella e Libertà individuando caso per caso gli immobili a cui riconoscere «l’inopportunità della sostituzione» perché qualificati come «segnalazioni architettoniche». |