Venezia. Basilica, sì alla barriera. Inizio lavori a fine gennaio Alberto Zorzi Corriere del Veneto, Venezia e Mestre 17/12/2020
Il sì è arrivato unanime da Provveditorato, Soprintendenza e Comune di Venezia. E ora manca solo il via libera dei comitati tecnico-scientifici del ministero dei Beni culturali, che si erano già detti disponibili, non appena il progetto fosse stato pronto, a riunirsi subito. Per questo ieri, in un vertice sulla barriera di vetro che dovrebbe difendere la Basilica di San Marco, si è ipotizzato con fiducia un periodo di inizio lavori: fine gennaio. Il progetto approvato è una sorta di «ritorno al passato», ovvero al primo progetto presentato dalla Procuratoria di San Marco a febbraio. Poi c’è stato, come noto, l’intervento del commissario del Mose Elisabetta Spitz, che ha coinvolto lo studio dell’archistar Stefano Boeri, il quale aveva messo come propria «firma» un leggio di metallo e una revisione degli accessi, mettendoli laterali. Modifiche che i comitati dei Beni culturali avevano bocciato e così si è tornati al progetto originario, firmato all’architetto Mario Piana e dall’ingegner Daniele Rinaldo. Dal momento dell’avvio dei cantieri, serviranno 4 mesi di lavori e 3,3 milioni di euro, per un progetto che anche ieri tutti hanno ribadito essere provvisorio in attesa dell’intervento sull’intera insula di San Marco. Per questo i progettisti designati, Kostruttiva e Thetis, si sono impegnati a depositare l’esecutivo a fine gennaio, in modo da iniziare i lavori tra febbraio e marzo. L’obiettivo è che per l’autunno ci possa già essere una parte dei lavori in grado di difendere la piazza, anche se non dovrebbero essere comunque sufficienti per difendere la basilica. Ieri il primo procuratore Carlo Alberto Tesserin ha lanciato l’ennesimo appello a fare presto: «Negli ultimi giorni siamo stati quasi sempre sotto acqua - ha detto - l’ambone di destra sta sprofondando». |