Roma. Addio alla Grande Bellezza, Sotheby’s vende Palazzo Sacchetti Lorenzo D'Albergo La Repubblica - Roma 31/12/2020
Un pezzo de La grande bellezza finisce in vendita. Palazzo Sacchetti, reggia con affaccio sull'elegante passeggiata di via Giulia, è sul mercato. Il prezzo? Riservato, soltanto su richiesta. Ma per curiosare tra le sale affrescate del capolavoro rinascimentale basta consultare il catalogo Sotheby's e poi lasciarsi trascinare dal sogno. Una volta sotto braccio con Jep Gambardella, il navigatissimo critico interpretato da Toni Servillo e tratteggiato dalla fantasia di Paolo Sorrentino, il tour può iniziare.
Prima qualche annotazione storica: il complesso è stato realizzato nel 1542 seguendo il progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, autore di palazzo Farnese e collaboratore di Raffaello nella realizzazione della basilica di San Pietro. Il primo ad abitare lo stabile fu lo stesso architetto, rendendolo anno dopo anno sempre più vicino a quello che considerava il "palazzo perfetto ". Poi, nel 1608, ad acquistare la proprietà fu l'arcivescovo di Napoli. Quindi, nella seconda metà del 17esimo secolo, un'altra compravendita. Il padrone di casa diventa il marchese Sacchetti da Firenze, la stessa famiglia che oggi ha deciso di mettere in vendita le sale nel frattempo diventate set da Oscar.
Ora si può partire alla scoperta del piano nobile: 2.025 metri quadrati, con una terrazza da 275 e quattro balconi, guardano un giardino da quasi 700 metri e un ninfeo da 70. Questa parte del palazzo è composta da 12 sale, una più bella dell'altra. Statue di marmo, mappamondi monumentali, vetrate e soffitti ornati accompagnano i dipinti di alcuni tra i giganti dell'epoca: ecco gli affreschi di Francesco Salviati e le opere di Pietro da Cortona e Jacopino del Conte. Insomma, la sensazione è quella di passeggiare in un museo. Un'esposizione abitabile, con cucina e bagno.
Se la dimora è troppo impegnativa, c'è sempre l'altra ala di palazzo Sacchetti a disposizione. Un appartamento indipendente con quattro stanze da letto disposte lungo un corridoio che corre attorno a tutti gli ambienti, inclusi studi e ripostigili, senza dividerli. Lo spazio non manca, ce n'è di sicuro a sufficienza per ammirare la cappella affrescata da Agostino Ciampelli. Tanto per non farsi mancare nulla, nel cortile ci sono anche tre posti auto. Una benedizione in centro storico, no?
Risposta affermativa, specie se si guarda al resto delle proprietà. Perché la visita a palazzo Sacchetti è completa solo quando si prendono in considerazione i tre piani dello stabile (5 appartamenti, un attico e un garage) a cui si accede da vicolo Orbitelli. Non è finita qui: per i pochissimi che nel mondo possono permettersi anche solo di immaginare un affare immobiliare del genere ci sono anche un appartamento da 130 metri quadrati con accesso sempre da via Giulia, un palazzetto da due piani e 240 metri quadrati con ingresso da vicolo del Cefalo e un ufficio da tre piani in cui si può entrare dal cortile interno. Più che una casa, una città nella città.
Sotheby's non fa nulla per nasconderlo: "Palazzo Sacchetti è una perla nel cuore di Roma e non sorprende che sia diventato il set di alcune delle scene de La grande bellezza, film che per protagonista ha la Città Eterna". Una meraviglia senza prezzo. https://roma.repubblica.it/cronaca/2020/12/31/news/addio_alla_grande_bellezza_sotheby_s_vende_palazzo_sacchetti-280564320/
|