Cesena, sarà restaurata «Ruota umana» di Masacci Piero Di Domenico Corriere di Bologna - 19/1/2021
È una scultura alta 166 centimetri, realizzata nel 1966, in ferro brunito saldato in un unico blocco. Ruota umana , opera dello scultore cesenate Amedeo Masacci, nel 2007 era stata collocata nella rotonda di Piazzale Trieste dal Comune di Cesena, che l’aveva acquisita per circa 4mila euro. Negli anni successivi era stata però spostata e conservata nel frattempo all’interno dei depositi comunali. Ora è arrivato l’annuncio dalla giunta comunale cesenate che l’opera tornerà nel paesaggio urbano cittadino dopo un opportuno lavoro di restauro. Un modo per ricordare il mezzo secolo dalla scomparsa dell’artista romagnolo, morto prematuramente a soli quarant’anni nel 1970. Un’occasione soprattutto, sottolinea l’assessore comunale alla Cultura di Cesena, Carlo Verona, per far conoscere anche ai più giovani la produzione di Masacci, a suo tempo apprezzato da critici come Franco Solmi, direttore della Galleria d’arte moderna di Bologna dal 1975 al 1987. Per Verona «l’artista vide nell’innovazione e nella sperimentazione la chiave di interpretazione del secondo Dopoguerra. Erano anni duri, di rinascita, e sicuramente dobbiamo alle arti e alle diverse espressioni culturali uno dei canali principali del «racconto storico» tramandato fino ai nostri giorni. Per queste ragioni intendiamo riportare all’attenzione della nostra città questo maestro dell’arte e della scultura locale, avviando il restauro della sua Ruota umana . Masacci, nato nel quartiere di Porta Santi, aveva studiato Belle Arti a Ravenna, Bologna e Modena, dedicandosi poi soprattutto alla scultura e alla grafica. Aveva partecipato a numerose esposizioni in Italia e all’estero, fra cui la Biennale d’arte di Venezia, la Triennale di Disegno di Milano e la Quadriennale d’arte al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 1954 era stato incaricato da Vincenzo Domeniconi di dirigere la sezione di ceramica artistica «Domeniconi Ceramiche», attiva all’interno dello stabilimento di sua proprietà per la produzione di laterizi e manufatti da giardino in terracotta. Un incarico che portò avanti per tre anni prima di lasciare il posto al pittore e ceramista bolognese Alfonso Piancastelli e di aprire un proprio studio d’arte nella sua Cesena. Tra le sue opere principali figura proprio quella Ruota umana che suscitò una particolare attenzione. Come conferma lo scritto del critico d’arte Giorgio Mascherpa, nel catalogo pubblicato nel 1967 in occasione di una personale di Masacci a Milano. L’opera che presto tornerà a essere visibile rappresenta per Mascherpa «un espressionismo psicologico che, passando fra le icastiche riesumazioni di un primitivismo felice per freschezza espressiva, richiama la consapevolezza e l’automatismo psichico cubista-baconiano». |