SARDEGNA - Giganti, il centro di Li Punti escluso dai nuovi restauri 06 FEBBRAIO 2021 La Repubblica
Il complesso era stato ricostruito a Sassari, i nuovi pezzi finiranno a Calamosca
SASSARI . Quando si parla di restauro, soprattutto quello dei giganti di pietra del Sinis, la memoria corre al laboratorio di Li Punti. Era stato nel centro di restauro gestito dalla soprintendenza ai Beni culturali e archeologici di Sassari che, tra il 2007 e il 2011, che la miriade di frammenti di arenaria era stata ricomposta e aveva assunto l’aspetto imponente del complesso scultoreo dei guerrieri di Mont’e Prama. Ed è proprio a Li Punti che i non addetti ai lavori immaginavano che il lavoro potesse essere completato. Invece, gli ultimi ritrovamenti effettuati nelle aree di Mont’e Prama finiranno a Cagliari, nel nuovissimo centro di restauro di Calamosca. Di cui, tra l’altro, si sa pochissimo. I giganti di Cabras, infatti, non passeranno per il centro di Li Punti e nemmeno per il museo archeologico nazionale di Cagliari, che infatti non è gestito dalla Soprintendenza. Era già successo qualche anno fa, quando un gigante era stato restaurato direttamente a Cabras. Adesso è arrivata la conferma e il rilancio: Li punti fuori, dentro Calamosca.
Per quanto poi, da Cagliari, non sia arrivata alcuna reazione alla questione, comprese quelle al centro dell’infuocata conferenza stampa convocata dal sindaco di Cabras che poi sono state rilanciate dalla Regione. Ieri la soprintendente per i Beni archeologici di Cagliari e Oristano, Maura Picciau, si è limitata ad una dichiarazione super compressa che ricorda un passaggio della Costituzione: «Lo Stato esercita la tutela del patrimonio culturale attraverso le soprintendenze”» Tutto qua. Anche se il messaggio nascosto tra le righe è più chiaro di quanto possa sembrare. La soprintendenza, in passato aveva chiarito più volte un concetto che non ha bisogno di molti commenti: le statue di Mont’e Prama, come tutti i reperti archeologici ritrovati in Italia, sono beni demaniali, quindi proprietà statali. E dunque è lo Stato che le gestisce sotto ogni aspetto e, ovviamente, ne determina la destinazione finale. (c.z.) |