Firenze. Quel sagrato in attesa di una protezione Antonio Passanese Corriere Fiorentino - 9/2/2021
Il primo a parlare di «concorso di idee» per «progetti di protezione del sagrato e della basilica» è stato il sindaco Dario Nardella, e neanche troppo tempo fa. Correva il 2020 (7 ottobre per la precisione) e il primo cittadino era ospite di un forum organizzato dal Corriere Fiorentino . Si parlò anche della cancellata chiesta a gran voce dal coordinamento dei residenti di Santo Spirito per salvare il sagrato dal degrado e l’illegalità e per evitare che, con l’arrivo della primavera, le scalinate tornino luogo in cui tutto è consentito: ubriacarsi, urlare a squarciagola nel bel mezzo della notte, mangiare, acquistare e consumare droga, battersi come su un ring come avvenuto l’estate scorsa. Allora Nardella a domanda rispose che «non c’è alcun tabù (sulla cancellata, ndr ) ma si possono trovare forme diverse. Coinvolgeremo la soprintendenza nel concorso».
Sono passati quattro mesi, ma il concorso sembra ancora parecchio lontano e intanto il Consiglio comunale ha bocciato l’ipotesi della cancellata. Ma i residenti, memori delle promesse, hanno inviato a sindaco e assessori, oltre che parlamentari, prefetto e arcivescovo, una lettera in cui tornano all’attacco con la cancellata allegando rendering e nota spese: 103.500 euro per realizzare una protezione in ferro battuto, color piombo e alta quasi due metri. Dopo un giorno di silenzio, al coordinamento arriva la risposta della vice sindaca Alessia Bettini che, giovedì scorso, ha ritirato fuori dal cassetto di nuovo il concorso di idee ma senza precisare come verrà organizzato, in cosa consisterà, quando partirà.
Nel frattempo sul sagrato continuano i bivacchi e pure le manifestazioni politiche, l’ultima venerdì sera messa in scena dagli anarchici dopo la quale anche il sindaco Nardella ha rilanciato l’idea di «un concorso per tutelare il sagrato e valorizzare la piazza». Ma quando a Palazzo Vecchio si chiedono notizie dirette su questo concorso, la risposta è una doccia fredda: «Appena cominceremo a lavorarci ve lo faremo sapere». |