Firenze. Cestello, Pessina al Comune: il parcheggio? Fuori dalle mura Marzio Fatucchi Corriere Fiorentino - 11/2/2021
Il progetto neanche c’è, ma la bocciatura preventiva sì. In un incontro informale con i tecnici di Palazzo Vecchio, il soprintendente Andrea Pessina ha messo le mani avanti sul possibile parcheggio interrato in piazza del Cestello (con parte dei posti in vendita o in affitto ai residenti, gli altri a rotazione). Non sarebbe accettabile il «casottino» per l’uscita dell’ascensore (obbligatorio per legge) così come le rampe di accesso e di uscita. Palazzo Vecchio non commenta ufficialmente la notizia del parere preventivo di Pessina sull’unico progetto dei parcheggi interrati pertinenziali «salvatosi» dal bando fatto dal Comune. Peraltro, un progetto che Firenze Parcheggi, partecipata del Comune, potrebbe realizzare. Ma trapela che il soprintendente non solo avrebbe criticato il progetto di piazza del Cestello (dove nascerà a breve il centro di startup e incubatori di Fondazione Cr Firenze e di Nana Bianca, con tanto di spazi aperti alla città): avrebbe anche indicato una possibile alternativa, «fuori le mura», in via della Fonderia, per la realizzazione del parcheggio. L’altra ipotesti, quella di usare l’area del «gazometro», cozzerebbe con il vincolo che è comunque già presente sulla struttura ottocentesca.
Il parere preventivo di Pessina, anticipato ieri da Repubblica Firenze , scatena i commenti della politica, che si divide tra i fautori del progetto e gli oppositori. Con divisioni inaspettate. Nel centrodestra, infatti, Alessandro Draghi di Fratelli d’Italia si schiera con Pessina. «È il luogo a non essere adatto — afferma Draghi — non l’oggetto; so benissimo dei problemi di parcheggio di San Frediano, ma sono quasi più unici che rari i parcheggi interrati accanto ai fiumi, è indispensabile trovare un’altra collocazione che sia utile al rione, anche a ridosso dei viali». Per Draghi, che è anche vicepresidente della Commissione Mobilità di Palazzo Vecchio, «è troppo alto il rischio che si allaghi e molto invasivi i due piani interrati». E quindi «se il sindaco Dario Nardella ha seguito a bacchetta la Soprintendenza sull’Artemio Franchi, allora come si comporterà dopo che Pessina ha definito impattante un’opera in area Unesco?».
Diametralmente opposto il commento di Federico Bussolin: «Nardella deve svegliarsi — dichiara il capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio — perché sta subendo di tutto dalla soprintendenza. Il centro storico necessita di politiche residenziali e i parcheggi sotterranei all’interno delle mura sono strategici, motivo per cui dovremmo rilanciarli non solo su Piazza del Cestello, ma anche in Piazza del Carmine». D’accordo invece con Pessina il gruppo Sinistra progetto Comune, da sempre contrari a quel progetto che «portava con sé le promesse di pedonalizzazione della piazza e di riportare i residenti in centro. Questi obiettivi però ci risulta che siano raggiungibili anche con il rafforzamento dei servizi di trasporto». A difesa della scelta di Palazzo Vecchio, la deputata del Pd Rosa Maria Di Giorgi che propone «collaborazione» con Mibact: «Un parcheggio sotterraneo sarebbe la soluzione idonea, forse risolutiva, per il difficile problema della sosta in un quartiere particolarmente sacrificato da questo punto di vista. Le giuste esigenze della conservazione possono ben sposarsi con le richieste dei cittadini». Il collega di Italia Viva Gabriele Toccafondi presenterà una interrogazione in parlamento e chiede che cambi il peso delle soprintendenze: «Non capisco come un funzionario di un ministero possa dire no ad un’infrastruttura strategica i cui progetti non sono stati neppure presentati». E Maurizio Sguanci, sempre di Italia Viva, presidente del Quartiere e Consigliere regionale, insiste: «Questo parcheggio serve. Auspico la presa di posizione unita e compatta di tutte le forze politiche di Firenze». |