Campania. Il Palazzo Mediceo ora deve rivivere Rosa Carillo Ambrosio Corriere del Mezzogiorno - Campania 5/2/2021
Il Palazzo Mediceo di Ottaviano sarà oggetto di un finanziamento di 200mila euro da parte del Gal (gruppo azione locale) Vesuvio Verde dal titolo-tema «Tra Parco e Città». Ad annunciarlo è stato il sindaco Luca Capasso con un post su Fb qualche giorno fa. Ubicato all’ingresso del Parco Nazionale del Vesuvio, è un bene di grandissimo pregio. Conosciuto purtroppo ai più per essere finito nelle mani della camorra cutoliana, fu poi confiscato dallo Stato e dato in uso al comune di Ottaviano. In verità questo antico maniero ha ben più pregevoli e valide motivazioni per essere famoso. Il nuovo finanziamento permetterà al Palazzo di essere una sorta di snodo tecnico-informativo tra il Parco Nazionale del Vesuvio, la città di Ottaviano e si spera i molti turisti. Per coloro che sono appassionati di bike è previsto uno stallo per biciclette elettriche alimentate da energia solare. Quindi a progetto realizzato il Palazzo fungerà come una sorta di «catenaccio verde» tra il Parco Nazionale del Vesuvio e il territorio circostante. È davvero una bella notizia. Questo monumento merita una tutela ed uno sviluppo progettuale importante. Uno sviluppo teso sì alla sua valorizzazione ma che impianti anche una programmazione di eventi coordinati, che gli consenta di non essere più identificato nell’immaginario collettivo come il Castello di Cutolo. A dire il vero l’amministrazione Capasso, sin dal suo esordio, ha lavorato sodo per restituire questo bene alla comunità. Permettendo alla cittadinanza di sentirsene «proprietaria» rendendo pubblica la fruibilità dei giardini antistanti e di alcune le stanze. Anche il Parco Nazionale del Vesuvio, che dal 2008 grazie ad un comodato d’uso da parte dell’amministrazione ottavianese ne utilizza il piano terra e i giardini storici. È forse giunto il momento per la comunità ottavianese tutta di interrogarsi con concretezza e lungimiranza sulla vocazione del palazzo e sulla valorizzazione della sua storia. Il Palazzo Mediceo di Ottaviano necessita di essere inglobato in un contenitore ricco di contenuti. Magari una fondazione della quale facciano parte il comune di Ottaviano e altri enti sovracomunali. Insomma bisogna dare vita ad un organismo che sia sintesi di questi attori appena citati ma che sappia camminare con le proprie gambe. Capace di dotarsi di un gruppo di lavoro che si dedichi specificamente alla sua tutela e alla sua programmazione. Necessita di figure che si occupino di procurarsi fondi dal pubblico e da soggetti privati per attendere alla manutenzione globale dei suoi ambienti e di dotarlo anche di un’anima organizzativa e propositiva. Una fondazione capace di realizzare progetti di alto valore storico e scientifico, di caratura internazionale. Iniziative nuove che supportino e incentivino quelle già in essere legate alla promozione della cultura della legalità di cui il Palazzo oggi, grazie proprio alla amministrazione locale, è già un simbolo. La famiglia de’ Medici di Ottajano (ramo cadetto della famosa dinastia fiorentina) nel 1567 comprò l’antico maniero e nel corso dei secoli lo ha trasformato nel bel rinascimentale palazzo che oggi ammiriamo. Ora l’edificio deve ripartire con una propria identità e personalità. Il sindaco Luca Capasso ha avuto il grande merito di consegnare il Palazzo alla città. Di aprirlo. Di farlo vivere. Di farlo sentire un bene comune. Ora deve avere il coraggio di farlo volare. |