Napoli. Santa Maria la Nova, basolato divelto per i dissuasori Fabrizio Geremicca Corriere del Mezzogiorno - Campania 11/2/2021
Alcuni giorni fa in piazza ed in via Santa Maria la Nova sono spuntati una ventina di paletti per impedire la sosta vietata e garantire un percorso protetto ai pedoni. Li ha posizionati la II Municipalità ed hanno suscitato disappunto e proteste da parte di Italia Nostra e del Comitato Portosalvo.
«Rompono — dice Alessandra Caputi, dell’associazione ambientalista — la visuale della strada e non c’era alcuna necessità di metterli lì, perché quello non è un punto nel quale parcheggiano le auto. Sono utili solo al bar che ha allargato lo spazio esterno per sedie e tavolini». Italia Nostra allarga poi lo sguardo anche ad altri interventi che sono stati effettuati tra la piazza e la via Santa Maria la Nova. «Sono stati realizzati interventi di pavimentazione — ricorda Caputi — che hanno danneggiato il basolato sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza nel 2014. Un intervento è avvenuto poco prima della piazza, per chi viene da via Monteoliveto. Un altro subito dopo la piazza. Lavori fatti malissimo, con rattoppi effettuati con una sorta di sabbia mista a cemento. E’ un fenomeno, peraltro, che riguarda anche altre zone della città. Uno dei casi più eclatanti è in via Alabardieri».
Analoghe le considerazioni di Antonio Pariante, il presidente del comitato Portosalvo, che aggiunge: «Se davvero si ha a cuore la sorte dei pedoni, si compia una scelta coraggiosa e si pedonalizzi tutta Santa Maria la Nova, impedendo completamente il transito alle auto. Quei paletti in centro storico sono inconcepibili, rappresentano uno schiaffo intollerabile». Risponde alle critiche Pino De Stasio, consigliere di maggioranza della II Municipalità: «Certamente non è la soluzione definitiva, ma intanto impedisce la sosta selvaggia delle auto fino a pochi centimetri dalla facciata storica di Santa Maria la Nova. Avevamo pensato a sistemare fioriere, ma poi le spostano. Non abbiamo potuto mettere neanche alberelli e piante perché le radici avrebbero interferito con i sottoservizi».
Sul caso interviene anche Francesco Chirico, il presidente della Municipalità: «Abbiamo acquistato i paletti con il contributo di residenti e commercianti e dopo avere ascoltato il territorio. Per non danneggiare lo storico basolato li abbiamo ancorati con i fischer, pur consapevoli che così sono meno resistenti e dovremo sostituirli frequentemente». |