Napoli. Ali e artigli, ecco la «sirena-Nike». La statua svetterà dal Monte Echia Walter Medolla Corriere del Mezzogiorno - Campania 11/2/2021
Spiegherà le sue ali vero il mare in segno di accoglienza per chi viene da lontano. La sirena Partenope darà, così, il benvenuto nella città di Napoli, lì dal promon-torio del Monte Echia dove tutto ebbe inizio. L’idea, molto suggestiva, viene da un gruppo di associazioni identitarie napoletane e dal portale di informazione Identità Insorgenti, che già qualche mese fa iniziarono a ragionare sulla possibilità di posizionare a Pizzofalcone una statua in onore della sirena, riprodotta secondo la tradizione mitologica greca.
«Siamo già a buon punto — spiega Giuseppe Serroni, presidente dei “Sedili di Napoli”, associazione che per prima ha lanciato l’idea —. Dopo una prima fase interlocutoria avuta con la I Municipalità nei mesi scorsi e dopo aver incassato il loro gradimento, siamo andati avanti. Abbiamo parlato sia con l’assessore Luigi Felaco che con il vicesindaco Carmine Piscopo, grazie all’intermediazione della consigliera della Citta metropolitana Elena Coccia. L’idea piace anche a loro e il primo passo per concretizzare il tutto è chiedere l’affidamento dell’area che abbiamo individuato per collocare la statua». Si tratta della zona che ospita i resti della domus Luculliana. «Un’area che attualmente versa in uno stato di completo abbandono — prosegue Serroni — e che abbiamo intenzione di rivalutare, anche perché non rientra nel progetto di riqualificazione dell’intera area. Naturalmente ci deve essere una unità di intenti anche con i comitati locali di cittadini, quella zona, una volta riqualificata e ben collegata con ascensore e metro può essere uno dei punti più interessanti della città dal punto di vista turistico». I tempi, secondo Serroni non dovrebbero essere nemmeno troppo lunghi. «Speriamo nel giro di un paio di mesi di portare una richiesta formale al Comune. Ora il Lupt (Laboratorio di urbanistica e pianificazione territoriale, ndr ) dell’università Federico II sta procedendo con il render e con il progetto da portare ai tecnici. Naturalmente chiederemo alla Sovrintendenza di partecipare al tavolo che si andrà a istituire, sperando di non incappare in rallentamenti dettati dall’eccessiva burocrazia». La scultura, realizzata dall’artista napoletano Giuseppe Canone, sarà in bronzo e dovrebbe avere un peso approssimativo di 1.300 chili. «Abbiamo stimato che quello sarà il peso — racconta lo scultore — chilo in più, chilo in meno. Avrà un’altezza di 3 metri e 80 e una base di 2.20, sarà visibile da via Caracciolo e dal mare. Per ora ho realizzato un bozzetto in terracotta su un disegno della scenografa Francesca Del Cupolo. L’opera trae ispirazione da due manufatti presenti nella nostra città, la sirena della fontana della Spinacorona e la Nike che fu trovata alla fine dell’800 al Borgo degli orefici. Sarà un’opera imponente, magnifica. Sempre che ce la facciano realizzare e che la burocrazia non rallenti tutto».
Il modello a cui si ispirano i promotori dell’iniziativa è quello di piazzale Michelangelo a Firenze. «Lì migliaia di turisti si recano per ammirare Firenze nel suo insieme. Da noi — dice Giuseppe Serroni — potrebbero salire al Monte Echia per vedere la sirena Partenope e restare incantati dal nostro Golfo». Per realizzare la statua e la sua messa in posa ci vorranno circa 100 mila euro, «abbiamo fatto un piano economico — conclude il responsabile dei “Sedili di Napoli” — e la cifra è più o meno quella. Una somma non elevatissima e che in parte potremmo coprire, visto l’interessamento di un paio di sponsor pronti a sostenerci. Poi contiamo sui commercianti della zona di Chiaia. Se proprio non dovessimo raggiungere la cifra necessaria, faremo un crowdfunding, la nostra città merita un’opera così». |