Piemonte. «Farò il tagliando alle nove sedi museali» Paolo Morelli Corriere della Sera - Torino 6/2/2021
«Intendo conoscere meglio le urgenze di restauro, serve un lavoro costante di manutenzione, monitoraggio e controllo». Elena De Filippis, fra una riunione e l’altra, segna in agenda i primi impegni per il suo nuovo ruolo alla guida della Direzione regionale dei musei del Piemonte. Da pochi giorni ha sostituito Enrica Pagella, tornata a dirigere esclusivamente i Musei Reali. «Farò un giro con i singoli direttori dei nostri musei (nove le sedi, ndr) — prosegue De Filippis — per conoscere problemi e iniziative rivolte al pubblico. Verificherò conservazione e manutenzione ordinaria, aspetti che si considerano meno ma che consentono agli interventi, restauri interni e esterni, di conservarsi nel tempo a costi limitati. È come fare il tagliando all’auto». Elena De Filippis si è formata in Piemonte e ha condiviso parte del suo percorso di studi proprio con Enrica Pagella, ma anche con Guido Curto, direttore del Consorzio delle residenze reali. Con lui, ad esempio, ha già parlato di potenziali collaborazioni. Discorso avviato anche con l’assessora alla Cultura della Città di Torino, Francesca Leon. Con i Musei Reali, intanto, il canale è già aperto. Senza dimenticare i «coinquilini» del Museo del Risorgimento. «Conosco il patrimonio piemontese — aggiunge De Filippis — e la realtà istituzionale. Dall’esperienza ai Sacri Monti (ha diretto l’ente di gestione dal 2015, ndr) si è avviata una riflessione: la comunità deve avere un senso di identità nei confronti dei beni, deve sentirli come propri e mostrarli con orgoglio. Per questo occorre lavorare sulla didattica, coinvolgendo le scuole». E anche, aggiunge, dialogando con le amministrazioni locali. Ci sono realtà in cui le comunità sono già molto legate alle residenze: la direttrice fa l’esempio del Castello di Racconigi e del Forte di Gavi. Infine c’è il tema del digitale. «Non deve sostituire la visita in presenza — dice —. Cerchiamo anche visitatori che si sentano coinvolti, con loro possiamo avviare un discorso di newsletter e comunicazioni frequenti. Il digitale può essere un’integrazione e servire a comunicare gli aspetti meno noti». Un lavoro da fare soprattutto per portare la Direzione regionale al passo di altre realtà museali. Ora, però, il primo compito in agenda è la verifica amministrativa e finanziaria. «Devo conoscere — conclude De Filippis — le disponibilità per cantieri e progetti che devono partire il prima possibile». |