Lucca divisa sul futuro delle Mura. «Balaustre? Meglio i balestrieri» Simone Dinelli Corriere Fiorentino - 19/2/2021
Petizioni on line, sondaggi su Facebook, scontro politico fra maggioranza e opposizione e polemiche a non finire. Il progetto di valorizzazione delle Mura presentato dal Comune di Lucca, che prevede fra i suoi vari aspetti il posizionamento di balaustre metalliche anti caduta sul lato che si affaccia sul centro storico, fa discutere e divide la città, fra contrari (commenti social alla mano, numericamente superiori) e favorevoli.
L’operazione è stata ufficializzata martedì dall’amministrazione Tambellini, suscitando da subito reazioni contrapposte. A partire dagli ambienti politici: da una parte il gruppo consiliare di minoranza «Siamo Lucca» che si oppone al progetto e lancia la petizione on line «No a nuove ringhiere sulle Mura» contro la «serie di parapetti metallici che saranno inseriti anche all’interno dei baluardi. L’operazione rischia di snaturare per sempre il simbolo della città. Riteniamo più che sufficiente aumentare la segnaletica sui rischi, sostituire le alberature mancanti e procedere a un potenziamento dei controlli dei vigili urbani. Rispettiamo la nostra storia, le Mura non si toccano».
Il progetto viene difeso invece dai gruppi di maggioranza: «Le soluzioni proposte, discusse e condivise con la Soprintendenza — si legge in una nota dei sostenitori di Tambellini — sono contraddistinte dal bassissimo impatto visivo. Non sarà montata nessuna barriera sul parapetto esterno del monumento e dispiace che l’opposizione sparga disinformazione per raccogliere consenso. Un allarme destinato a sbiadirsi quando i lucchesi vedranno queste ringhiere».
Sui social impazzano invece migliaia di commenti, tanto che qualcuno si è divertito a lanciare sondaggi semi-seri sul gruppo Facebook «Sei Lucchese se», oltre 32 mila iscritti. «Sei favorevole alla installazione delle barriere anti caduta?», si legge in uno di questi: in 1.600 hanno detto no, mentre altri 400 hanno scelto l’opzione dialettale «no e al prossimo che cade di sotto gliele do (le botte, ndr ) da sopra, come diceva mia nonna». Appena 75 invece i sì. Un altro sondaggio propone soluzioni per risolvere il problema delle cadute, offrendo ironicamente come opzioni «drappelli di balestrieri con licenza di uccidere», «pattuglie di venusiani» e «dipendenti comunali che buttano direttamente le persone di sotto dagli spalti». |