Firenze. Il Biancone torna «sotto i ferri» per 15 giorni Edoardo Semmola Corriere Fiorentino - 28/2/2021
Prenderanno il via domani i nuovi lavori di ripulitura del Biancone in piazza della Signoria. Nemmeno due anni dopo l’imponente restauro realizzato con il milione e mezzo donato da Ferragamo attraverso il neonato Art Bonus. Perché nel frattempo la statua del Nettuno dell’Ammannati si era di nuovo annerita.
Questa volta però il lavoro sarà minimo, non due anni di restauro con la statua chiusa dentro una gabbia come nel 2018 e 2019 ma «una quindicina di giorni, il tempo di scaricare la fontana, pulire e rimettere tutto a regime» come precisa l’architetto di Palazzo Vecchio. Giorgio Caselli. L’anno di pandemia ha portato a diradare gli interventi di manutenzione che a loro volta hanno lasciato a muffe e funghi campo libero per annerire di nuovo la scultura.
È lo stesso tipo di intervento che avrebbe dovuto essere realizzato a novembre 2020, un appuntamento annuale, teso appunto a ostacolare la formazione di agenti corrosivi dovuti all’umidità della fontana. Ma era stato rimandato per ragioni di bilancio, così come l’analogo intervento alle Rampe del Poggi.
La necessità di manutenzione del marmo in zone particolarmente umide è diventata più frequente rispetto al passato da quando hanno smesso di usare il cloro per «disinfettare» l’acqua e hanno iniziato i trattamenti di pulitura con acqua non trattata. Il cloro aveva una maggiore efficacia nel contrastare la formazione di alghe e di macchie scure ma produceva lo spiacevole effetto collaterale di alterare il colore di alcuni metalli, in particolare il bronzo, in quanto parzialmente ossidante. |