Firenze. Dietro Santo Spirito come alla toilette: multa da 3 mila euro Antonio Passanese Corriere Fiorentino - 10/3/2021
Anche se gli atti contrari alla pubblica decenza sono stati depenalizzati già da qualche anno, questo non significa che fare la pipì per strada non faccia passare dei guai. Anzi, ne provoca di salatissimi. Ne sa qualcosa l’uomo «beccato» lo scorso 4 marzo dai carabinieri tra via dei Coverelli e via del Presto di San Martino — la toilette pubblica dei frequentatori della movida di Santo Spirito — e che si è visto consegnare una contravvenzione da 3.000 euro. Gli uomini dell’Arma, impegnati in un servizio di controllo attorno all’area della basilica, hanno notato il fiorentino dietro l’abside dalla chiesa, al solito angolo-vespasiano utilizzato pressoché tutti i giorni, mentre con tutta calma, e senza curarsi dei passanti, faceva i suoi bisogni.
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ieri ha postato su Twitter il verbale e un messaggio di monito rivolto a tutta la cittadinanza: «Ogni fiorentino deve prendersi cura della città ed è giusto che gesti come questo siano sanzionati pesantemente. Firenze merita rispetto». Ai carabinieri è arrivato il ringraziamento anche dal comitato dei residenti di Santo Spirito che da quasi due anni è impegnato in una difficile battaglia per il decoro del quartiere e in particolare contro tutti quei giovani che usano i muri dei palazzi e della basilica come toilette. I residenti hanno chiesto l’installazione di una cancellata sul sagrato, proposta respinta dal Comune ma il sindaco ha promesso un piano definitivo per il decoro di Santo Spirito. «Speriamo che questa multa sia la prima di una lunga serie — si augura chi vive in via del Presto di San Martino — Ci sono giorni in cui ci sono anche cinque o sei persone a fare pipì contemporaneamente. Non ne possiamo più». |