Urbani: il patrimonio artistico non è in vendita Arch'it. Rivista digitale di architettura
Intervenuto a conclusione del convegno L'impresa tra cultura e comunicazione svoltosi ieri a Roma, il Ministro Giuliano Urbani ha manifestato una chiara opposizione all'eventualità di alienazione dei beni demaniali italiani: il patrimonio artistico 'non si tocca e non è in vendita. In passato sono stato spesso frainteso. L'arte è un valore e non può essere ridotto a merce. In questo modo si rischia di compromettere tutto. Il mio motto? Fuori i mercanti dal tempio. [...]Si è confusa la parola "gestione" con concessione. Ricordo che un bene rimane (per legge) sotto al tutela del sovrintendente in carica. E' lui l'unico vigilante. I motivi che ci hanno spinto ad appoggiare una simile politica? Ridurre la filantropia autolesionista di molti italiani...'. L'Unità riporta la richiesta dell'ex ministro Melandri, che, nonostante la rassicurante posizione di Urbani, ritiene indispensabile che il Governo congeli l'attività della patrimonio Spa relativa ai beni storici, artistici e paesaggistici sino a quando il Testo Unico sui beni culturali recepirà i vincoli alla vendita de beni.
http://architettura.supereva.it/news/2002/11.htm
|