Beni culturali: ancora critiche a Urbani su Patrimonio Spa Ansa 26/11/2002
Il ministro Giuliano Urbani ha assicurato qualche giorno fa che il nuovo codice per i beni culturali recepira' i limiti alla vendita fissati con il decreto 283/2000. Ma per l'associazione Bianchi Bandinelli, il Comitato per la Bellezza e la Assotecnici le rassicurazioni non bastano, come sottolineano in un documento approvato ieri. In primo luogo, scrivono in una nota, l'assicurazione del ministro ''dimostra che per il momento, senza l'inserimento di tali criteri, la legge in vigore puo' aprire la strada anche all'alienazione dei beni di rilevante interesse culturale. Perche' dunque non varare immediatamente tale norma di garanzia?''. In particolare ''due punti'' vengono ritenuti ''allarmanti'': ''la distinzione tra tutela e concessione in gestione, estesa anche a beni di estrema importanza''. In questo modo il soprintendente sarebbe ridotto a ''una sorta di ruolo di 'controllore della tutela'''. E poi si critica la conferma che ''le operazioni di vendita potranno riguardare 'palazzi, colonie marine o terreni'''', ''una tendenza a escludere dall'attenzione il contesto urbano, l'ambiente e il paesaggio''. (ANSA). KIR |