L'stituzione della Patrimonio Spa c.b. L'Unità 13/06/2002
I monumenti, i quadri, i parchi italiani. Non più patrimonio indisponibile della collettività, ma da oggi beni "molto" disponibili da parte di una Spa, dello Stato, ma pur sempre una Spa. E' arrivato infatti oggi il via libera dell'aula di Palazzo Madama all'articolo 7 del decreto taglia deficit che istituisce la "Patrimonio Spa" alla quale viene trasferito ogni bene dello Stato. La nascente società controllata direttamente dal ministero dell'Economia e cioè dal ministro Tremonti, in fedele adempimento della sua natura, dovrà cercare di far fruttare più possibile il suo immenso patrimonio ed è qui che la decisione del governo rischia di diventare inquietante. "La destra ha scritto in questa legge che il demanio è patrimonio di una società per azioni stabilendo che questi beni ambientali possono essere alienati, commerciati, dati in garanzia per ottenere i fondi per le opere pubbliche o per coprire buchi di deficit - dice Fausto Giovanelli, capogruppo Ds in commissione ambiente - si tratta della più colossale svendita dei gioielli di famiglia mai fatta nel nostro paese. Nella migliore tradizione di questa destra, niente in questo paese è più sicuro: né i parchi, né i laghi, né i fiumi, né gli arenili, né la laguna di Venezia, nessun bene ambientale, paesaggistico, storico, artistico o culturale. il tutto per tentare di fare soldi".La nascita della Patrimonio Spa è infatti legata alla creazione di un'altra società, gemella della prima: la Infrastrutture Spa. A quest'ultima il compito di procurarsi il denaro per finanziare le colossali opere pubbliche promesse dal governo Berlusconi, con la collaborazione della Patrimonio Spa che metterà a garanzia dei suoi debiti il patrimonio italiano che fino a oggi era, appunto, indisponibile. E nel caso ai debiti non riesca a far fronte? Ovvio, come succede a tutte le società, il suo patrimonio andrebbe in vendita al miglior offerente. Peccato che quel patrimonio un tempo era di tutti i cittadini. |