Per l'Arsenale di Venezia prima Spa tra Stato e Comune Ansa 13/12/2002
E' stata siglata oggi a Venezia la prima societa' per azioni tra lo Stato e un Comune per la valorizzazione di un bene patrimoniale, in questo caso l'Arsenale, che non e' stato inserito appositamente tra i beni della Patrimonio Spa. Una forma speciale di collaborazione con l'ente locale per far compiere, a quello che per secoli e' stato il centro delle attivita' produttive veneziane, un sostanziale passo avanti verso il recupero e la riqualificazione. A firmare oggi in municipio la nuova societa', denominata Arsenale di Venezia Spa, il sindaco Paolo Costa ed il direttore dell'Agenzia del Demanio, Elisabetta Spitz. La Spa (al 51% demaniale, al 49% comunale) sara' presieduta da Paolo Pasini, ex capo dell'ufficio del presidente del consiglio, e si occupera' dell'area, attualmente non in uso se non per alcune parti, con lo scopo di farla letteralmente rinascere. Un atto che riveste ancor maggiore importanza, come ha sottolineato Costa, alla luce dei recenti fatti di degrado che avevano messo in pericolo le strutture dell'Arsenale. ''In questi giorni - ha ricordato - ci sono stati dei crolli nei capannoni che hanno evidenziato la necessita' di intervenire in tempi brevi per il recupero; la costituzione di questa nuova societa' e' un atto che e' poco definire importante, perche' apre una zona storica di Venezia ad una rivisitazione e ad un uso prospettico. In questi anni abbiamo gia' compiuto molti sforzi, definendo anche un piano particolareggiato di intervento, perseguendo un obiettivo ambizioso, ossia il rilancio dell'Arsenale in un progetto rispettoso della storia e delle esigenze della zona: per far cio' era necessario unire tutte le energie operative possibili, e quindi abbiamo pensato a costituire questa societa', su iniziativa del Demanio''. Di opere in concreto ancora non si parla, perche' a pianificarle sara' il nuovo consiglio di amministrazione, ma gia' alcune indicazioni sono state date, per creare un polo allo stesso tempo produttivo, culturale ed espositivo. Quattro le linee progettuali di fondo: per la Marina militare la formazione superiore e la conservazione della memoria storica; per le aree di competenza della nuova Spa attivita' espositive come quelle gia' svolte dalla Biennale, attivita' produttive tradizionali come la cantieristica e attivita' produttive innovative, che costituiranno l'elemento caratterizzante e propulsore della rinascita dell'Arsenale. ''La sfida - ha spiegato il sindaco - e' far si' che l'Arsenale torni un luogo vivo: gia' la societa' Thetis si e' insediata dell'area, cosi' esemplificando quelle che potranno essere le linee future di utilizzo. A favorire lo sviluppo dovrebbe essere il progetto di collegare la zona con l'aeroporto con la futura metropolitana sublagunare, come abbiamo gia' previsto''. ''L'intervento - ha poi precisato Spitz - si avviera' subito con riguardo alle strutture appartenenti al demanio civile, per poi estendersi a quello militare, man mano che diviene disponibile. Tra qualche anno mi aspetto di inaugurare il primo insediamento produttivo del nuovo Arsenale''. Tempi brevi, dunque: ''Brevissimi - continua il direttore del Demanio - . A differenza di altri interventi da noi operati a Genova e prospettati a Milano, l'Arsenale Spa nasce con finalita' meno progettuali e piu' operative, per dare attuazione al recupero dell'area: mi sento di invitarvi per la prossima apertura del primo cantiere, che si terra' prestissimo''. Da oggi, quindi, la nuova societa' comincera' ad operare, grazie al Cda presieduto da Pasini, di nomina demaniale, come i due consiglieri Roberto Cecchi (ex sovrintendente ai beni architettonici e ambientali di Venezia ed oggi direttore generale del ministero dei beni culturali) e Carlo Carraro (della fondazione Eni Mattei); nominati dal Comune sono invece Jacques Charmelot, giornalista della France press, e Enrico Zola. Pasini ha assicurato che ogni progetto sara' ispirato alla considerazione dell'area come ''entita' unica'' per dare all'Arsenale una destinazione forte, che ne continui lo stretto legame con la vita di Venezia. (ANSA). YV1-SAV/FC
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