Beni culturali: Del Turco e Sgarbi, no vendita patrimonio ANSA 17/07/2002
''Questa maggioranza ha permesso di far diventare di sinistra anche il cielo e il mare. E pensare che la battaglia contro la vendita dei beni culturali non dovrebbe avere bandiere''. Vittorio Sgarbi, in camicia rossa, davanti al Colosseo ha partecipato all'incontro organizzato da Ottaviano Del Turco e Willer Bordon contro ''Patrimonio Spa''. Oggetto della conferenza stampa, il disegno di legge 1506 che si propone di modificare la legge 63/2002 - piu' nota come Patrimonio Spa - ''vuole impedire - ha detto il presidente del gruppo della Margherita al Senato Bordon - ,la vendita dei beni che simboleggiano lo Stato''. Quindi, ''non solo di quel patrimonio che e' di proprieta' dello Stato'', ha rilevato il vicepresidente della Margherita Paolo Giaretta, ''ma anche di quelli che rappresentano la storia degli enti locali. E oggi si torna a una forma di demanio imperiale, con una sola persona, il ministro dell'economia, che diventa titolare di un potere assoluto sui beni italiani''. E il predecessore di Giulio Tremonti, l'ex ministro delle finanze Ottaviano Del Turco, ha affermato che ''bisogna evitare di dissipare il patrimonio culturale che e' stato conquistato dagli italiani''. Sgarbi ha invece rilevato che ''non e' vero che il privato e' un cattivo proprietario, e per questo e' sufficiente vedere come vengono conservate gallerie come la Colonna o la Doria Pamphilj. Il problema e' politico, perche' si e' fatto capire che si puo' vendere anche quello che non si puo'. Cosi', a quello scherzo che e' stato fatto da Fulco Pratesi, con una fantomatica associazione che chiedeva di acquistare un monumento a Bolzano, Giuliano Urbani c'e' cascato in pieno''. Il presidente del Wwf Fulco Pratesi ha dichiarato che ''l'Italia si colloca in controtendenza rispetto alle altre nazioni. In Francia lo stato ha acquistato 800 chilometri di coste, e invece noi decidiamo di svendere''. (ANSA). KRQ |