Beni in vendita, l’Unesco interviene per Alba Fucens Patrimonio Spa: il Club dell’organismo all’Aquila contro l’inserimento del sito archeologico abruzzese nella lista del demanio.
La Regione Abruzzo: “Il ministero per i Beni culturali assicura che Alba Fucens sarà esclusa dall’elenco”
L'Unesco ha intenzione di schierarsi contro l’eventuale vendita di Alba Fucens. Lo ha affermato noto il presidente del Club Unesco dell'Aquila, Angelo Antonio Tatafiore, il quale ha informato della vicenda l'organismo internazionale di Parigi. Il sito archeologico abruzzese figura nell'elenco dei beni del demanio che secondo le associazioni ambientaliste e l’opposizione sono stati dichiarati alienabili, secondo il ministro per i Beni e le attività culturali Giuliano Urbani quella è una lista solo di ricognizione.
Tatafiore ha preannunciato la prossima visita ad Alba Fucens delle più alte autorità dell'Unesco a livello sia nazionale sia europeo e ha dichiarato che saranno fatti "tutti i tentativi al fine di concordare una opzione di acquisto da parte degli enti locali o di altre forze economiche imprenditoriali disposte a sponsorizzare la valorizzazione e la conservazione del sito archeologico per confermarne la fruibilità a tutti i cittadini".
"Il Ministero per i Beni e le attività culturali ha fornito assicurazioni alla Regione Abruzzo circa l'esclusione dell'area archeologica di Alba Fucens dall'elenco di quelle cedibili", ha dichiarato al riguardo l'assessore regionale alla cultura Bruno Sabatini in un convegno a Pescara. "Su Alba Fucens - ha aggiunto - la Regione sta realizzando un investimento di oltre due milioni di euro all'interno dell'accordo di programma quadro che stiamo per siglare con il ministero dei beni culturali per il miglioramento della fruibilità del sito e per il suo potenziamento".
L'assessore ha poi riferito che nella zona è previsto un incremento delle presenze turistiche pari al 30%, che comporta un valore aggiunto del 3% al prodotto lordo del sistema turistico locale
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