Il rebus dei beni culturali - La complessa situazione dei beni culturali odierna. La affrontano tre testi in libreria: di Silvia dell’Orso, di Salvatore Settis e del ministro Urbani Stefano Miliani KATAWEB - ART
Nel 1999 l’Italia ha speso complessivamente circa 5.170 milioni di euro (oltre 10 mila miliardi di lire) in interventi nei beni culturali. Di questi poco più della metà è stato pagato da Regioni ed enti locali. È uno dei dati che snocciola il libro di Silvia dell’Orso Altro che musei. La questione dei beni culturali in Italia (Laterza, 194 pagine, 14 euro, nella foto la copertina): è una lunga inchiesta, ricca di numeri e di pareri autorevoli, che la giornalista presenta venerdì 10 gennaio alla Biblioteca Magliabechiana nel Loggiato degli Uffizi a Firenze in presenza del soprintendente del Polo museale fiorentino Antonio Paolucci e dello storico dell’arte, già direttore della Galleria Palatina, Marco Chiarini. Che l’argomento sia sempre più scottante e di interesse lo attestano altri due libri, usciti anch’essi a fine 2002: Il tesoro degli italiani, del ministro per i Beni e le attività culturali Giuliano Urbani che presenta il suo programma di valorizzazione del settore “ispirato a un’autentica rivoluzione liberale”, come recita la presentazione on line della casa editrice Mondatori; Italia S.p.A. L’assalto al patrimonio culturale dell’archeologo e direttore della Normale di Pisa Salvatore Settis, un attacco serrato e molto allarmato ai progetti di dismissione dei beni dello Stato dell’attuale governo Berlusconi in materia e che accusa i precedenti governi di centro-sinistra di aver spianato la strada all’attuale programma varato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti con il consenso di Urbani (a fianco, il link all’ultimo aggiornamento sulla Patrimonio Spa). Altro che musei prende di petto il rapporto sempre più complesso, combattuto e in via di definizione, tra Stato, Regioni ed enti locali sul patrimonio artistico all’ombra del decentramento generale di poteri e del controverso progetto di “devolution”. Con questo sfondo la giornalista ha scattato una istantanea davvero completa sullo stato dell’arte attuale alla luce del passato. Silvia dell’Orso, indicando per i musei statali la legge Ronchey del 1993 come spartiacque, scrive delle leggi di tutela e della loro storia, delle spese programmate e mai realizzate, delle risorse che mancano. Il merito principale del testo è l’essere prodigo di dati, di percentuali, oltre che essere fondato sulle valutazioni o le notizie raccolte da giuristi, soprintendenti, dirigenti dello Stato o di altre amministrazioni, docenti universitari, studiosi. L’autrice affronta la spinosa questione della vendita dei beni dello Stato, della Patrimonio Spa e delle incognite che gravano su questo programma di governo (ma ricorda anche progetti di vendita precedenti). Non trascura i temi della privatizzazione, del mecenatismo, del ruolo delle banche, delle difficoltà che affronta chi deve restaurare dimore storiche, l’enorme quantità di beni della chiesa. Tocca un tasto delicato quale il fenomeno delle mostre parlando di “turisdotto”, dove le rassegne scientificamente propositive possono essere disertate mentre altre, magari semplici carrellate di opere, hanno successo, tanto che, scrive, “rischiano davvero di diventare vere operazioni di mass-market”. Estremamente aggiornato, Altro che musei fornisce un quadro esauriente della situazione odierna. Che è di passaggio. Ed è appunto un passaggio delicato. Silvia dell’Orso, Altro che musei. La questione dei beni culturali in Italia, Laterza, Roma-Bari, 2002, 194 pagine, 14 euro. Salvatore Settis, Italia S.p.A. L’assalto al patrimonio culturale, Einaudi, Torino, 149 pagine, 2002, 8,80 euro. Giuliano Urbani, Il tesoro degli italiani, Mondadori, Milano, 2002, 156 pagine, 16 euro http://www.kwart.kataweb.it/kwart/ita/newsdett.jsp?idContent=320969&idCategory=1806
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