ABUSIVISMO: Italia tra condoni e sequestri ANSA ANSA 07/03/2004 12:16
ROMA - Mentre imperversa il toto condono edilizio, centrato sul possibile slittamento dei termini, l' Italia del mattone illegale prosegue la sua marcia.
Un universo costellato di piccoli e grandi abusi che colpiscono tutti i tipi di habitat nazionali: dal greto del fiume alle campagne dal demanio marittimo alle aree protette o vincolate, ai boschi. Non sono esenti le citta' che conoscono un boom soprattutto nelle aree a ridosso della cintura urbana.
Uno scenario che emerge dal bilancio 2003 dei controlli e sequestri compiuti sia dal fronte dei militari del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente che da quello degli uomini del Corpo Forestale dello Stato.
Un'operazione di monitoraggio incessante che sta fornendo un quadro dell'illegalita' edilizia. In tutto 144 i casi fuorilegge, e altrettante le persone segnalate all'autorita' giudiziaria, iscritti al bilancio 2003 del Noe, pari al 34% circa dei controlli totali (425).
Sul fronte del Corpo Forestale, i controlli 2003 sono stati 20.727 con 386 sequestri e 2034 persone denunciate per abusivismo edilizio. In base alla distribuzione sul territorio nazionale, e' il centro-sud l'area della penisola piu' colpita dal fenomeno del mattone selvaggio. Non sono esenti aree protette o superfici bruciate. Nel mirino degli abusivi anche il demanio marittimo: stabilimenti e appartamenti senza autorizzazioni stanno infatti proliferando sui litorali nazionali, secondo il quadro fornito dai controlli. In tal senso il Comando Noe ha avviato un monitoraggio ad hoc sulla costa laziale a ridosso di Roma. E' del Corpo Forestale, invece, l'allarme greti dei fiumi: sottratti ai corsi d'acqua centinaia di sacchetti di ghiaia usata come materiale per costruzioni illegali.
Infine le aree protette nazionali: il ministero dell'Ambiente ha creato un cordone anti-abusivismo grazie a un decreto ad hoc che dal 2001 stanzia 1,3 milioni all'anno per liberare le aree protette piu' a rischio. E' in corso la ripartizione dell' ultimo stanziamento per le aree a maggior rischio.
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