Presentato il rapporto annuale di Federculture. Il settore sconta una mancanza di concertazione Andrea g. Lovelock Italia Oggi 20-APR-2004
Cresce la domanda dì turismo d'arte ma diminuiscono le risorse pubbliche
A dispetto di una domanda di turismo culturale che, in termini di fatturato (20.954 milioni di euro), rappresenta il 23% del totale registrato nell'industria turistica italiana, il settore dei beni e delle attività culturali arretra in termini di investimenti e sponsorizzazioni. Un quadro preoccupante delineato dal 2° rapporto annuale di Federculture, il sindacato d'impresa che, come spiega il suo presidente Maurizio Barracco, «intende con questo studio richiamare il mondo politico e imprenditoriale all'urgenza di una strategia politica per questo settore. Oggi il comparto sconta un difetto di concertazione tra regioni, enti locali e imprenditoria privata», sottolinea Barracco, «e non può ancora vantare un sistema d'offerta competitiva rispetto al resto d'Europa». «Il consumo delle famiglie italiane per la cultura è aumentato del 2% nell'ultimo anno», osserva Roberto Grossi, segretario generale di Federculture, «e la richiesta di turismo nei centri d'arte minori, sia dai mercati esteri che da quello domestico, è passata dal 52% di qualche anno fa al 62% dello scorso anno. A fronte di queste sollecitazioni del mercato turistico, purtroppo, assistiamo a una costante diminuzione dell'impegno dello stato, che alla cultura destina appena lo 0,30% delle risorse, contro l'l,35% della Germania e l'l% della Francia. A tutto questo», aggiunge Grossi, «registriamo la progressiva diminuzione degli investimenti di privati e delle Fondazioni ex bancarie, nonché delle sponsorizzazioni, peraltro consistenti. In merito a quest'ultimo elemento, nel 2003, sul totale di 1,6 miliardi di euro di sponsorizzazioni, la cultura ha generato oltre 500 milioni di euro di sponsorizzazioni, pari a un buon 30%, che sembra già destinato a scendere nei prossimi anni». Occorre dunque, si legge nel rapporto Federculture, raccogliere la sfida di una valorizzazione del territorio e dei sistemi culturali locali, attraverso la creazione di sistemi locali d'attrazione, che inseriscano nei circuiti turistici i loro luoghi culturali d'eccellenza. Inoltre è indispensabile sfruttare meglio i 90 milioni di euro messi a disposizione dalla Unione europea, oggi utilizzati per soli 9 milioni. Basta ricordare che ben cinque eventi artisti-co-culturali ospitati in Italia lo scorso anno figurano tra le prime dieci mostre più visitate in Europa.
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