ROMA - Decoro, sgravi fiscali per facciate anti-writers. Occupazione suolo pubblico: esenzioni fino all'80% anche per gli stabili imbrattati, purché si usino vernici resistenti. RAFFAELLA TROILI Il TEMPO – 2 febbraio 2010
Più attenzione ai colori spariti, anche alle tinte sbagliate, in generale al bene cromatico dello straordinario patrimonio edilizio. Presto sarà una commissione di esperti a stabilire la gamma di colori compatibili per le facciate degli edifici cittadini. Lo stesso gruppo di tecnici dovrà elaborare una proposta di modifica dei vigenti regolamenti finalizzata al rilascio della concessione. E se già nel centro storico la maggior parte dei palazzi soggetti a vincoli si devono attenere al parere della Sovrintendenza, ora anche nella città storica (che comprende diversi Municipi) ci si dovrà attenere al piano di tutela dell'immagine dell'area urbana. Il consiglio comunale ha approvato la delibera di indirizzo per il Piano del colore per la città storica. «Prevede l'applicazione di agevolazioni per coloro che tinteggeranno le facciate e i tetti dei palazzi attenendosi al Piano colore», hanno spiegato i promotori, firmatari e relatori della delibera, Lavinia Mennuni, consigliere comunale e già assessore all'urbanistica del Il Municipio, e Dino Gasperini, delegato del sindaco per il Centro storico. «Il Piano sarà esteso a tutta l'area del centro storico e della città storica della capitale, prevedendo l'esenzione fino aIl'80% del canone per l'occupazione per il suolo pubblico necessaria per il restauro delle facciate, purché l'intervento si concluda entro nove mesi dal rilascio dell'autorizzazione (oltre tale termine, infatti, l'esenzione decadrà e verrà applicato l'intero canone previsto). Si tratta di un grande incentivo all'imprenditoria contestualmente all'attenzione per il decoro urbano». Verrà poi istituita una commissione per l'adozione di uno specifico Piano di tutela dell'immagine per la città storica, fissando una serie di parametri e consentendo di applicare il colore corretto utilizzando una specifica tavolozza cromatica che agevolerà la scelta scongiurando il rischio di incorrere in errori. In attesa delle linee guida dettate dal Piano del colore per il resto della città, appena la deliberà verrà approvata - entro un mese- le agevolazioni partiranno per gli stabili vincolati del centro storico e per tutti gli immobili del lI Municipio, dove già esiste il Piano dell'Immagine. Il primo obiettivo è arrivare al recupero e alla valorizzazione del patrimonio edilizio ed architettonico della città storica: I e II Municipio, parte del III, lx, X, XI, XII, XIII, XVII e XX. Ancora: per poter fruire dell'esenzione dal pagamento del canone sulla pubblicità apposta sui ponteggi, la durata degli annunci promozionali non dovrà essere superiore a otto mesi dalla data del rilascio della concessione di occupazione di suolo pubblico. Altra novità importante: previsti sgravi fino all'80% anche per gli stabili pubblici e privati dell'intero territorio romano deturpati da writers e da scritte vandaliche purché, nel rifacimento della facciata, vengano utilizzati materiali resistenti alle scritte. La durata degli sgravi sarà di diciotto mesi dalla data dell'approvazione del Piano del colore. Questa operazione, «porterà dei benefici non solo al Comune di Roma tramite gli introiti dell'occupazione di suolo pubblico - ha detto l'assessore capitolino al Bilancio, Maurizio Leo - ma anche benefici per le imprese a livello di fatturato». Il Piano di Tutela dell'immagine dell'Area Urbana riguarda sia gli stabili privati che quelli pubblici. «L'obiettivo - ancora Mennuni - è proprio quello di proteggere il decoro di un patrimonio edilizio considerato, oramai, ad alto rischio, fissando una serie di parametri che devono diventare norma cogente. Il Piano consentendo di applicare il colore corretto sulle due diverse parti delle facciate degli edifici eclettici, tecnicamente note come fondi e risalti, utilizzando una specifica tavolozza cromatica che agevolerà la scelta, scongiurerà il rischio di incorrere in errori. Potremo finalmente restituire alla Capitale l'armonia perduta». Francesco Giro, sottosegretario ai Beni culturali, definisce la delibera «un altro passo nella lotta contro il degrado», il presidente della commissione cultura del Comune, Federico Mollicone aggiunge «in sostanza Roma si rifa il trucco», il presidente della commissione bilancio del Comune, Federico Guidi: «Il piano colore dimostra non solo la capacità del gruppo capitolino Pdl di licenziare provvedimenti di qualità per la città ma anche di come si tengano in conto le esigenze dell'economia capitolina». |