Asfalto su asparagi e ciliegie Rabbia per la Pedemontana Silvia Maria Dubois corriere del Veneto 5 feb 2010
VICENZA - Asparagi, ma anche vino e ciliegie. La lista dei prodotto coltivati nel Vicentino che rischiano con la realizzazione della Pedemontana si estende. Accanto ai 1466 espropri in provincia di Vicenza per la superstrada che, partendo dal Trevigiano, arriverà a Montecchio Maggiore, ora avanzano anche le preoccupazioni dei coltivatori, che riguardano le coltivazioni del pregiato asparago bianco di Bassano, cui è stata riconosciuta la Dop, ma anche qualche appezzamento di ciliegie e di vigneti. Un danno ingente per le imprese agricole del territorio, ma anche per la cultura e le tradizioni enogastronomiche vicentine, come denuncia la Coldiretti di Vicenza. «Abbiamo sempre manifestato contrarietà alla creazione della Pedemontana – spiega il vicepresidente della Coldiretti vicentina, Martino Cerantola – in quanto il tracciato oltre a danneggiare irrimediabilmente il territorio penalizza le imprese agricole. Ed il caso dell’asparago bianco di Bassano Dop è decisamente emblematico». E ancora: «Il mero risarcimento del valore di esproprio del terreno non può essere sufficiente a ripagare del danno che gli imprenditori agricoli subiscono - prosegue Cerantola -. Ben vengano anche gli interventi dei politici, dunque, ma occorre considerare c he l ’ a z i one di t ut e l a del mondo agricolo è complessa e difficilmente può essere svolta con interventi spot. Occorre essere presenti costantemente e conoscere le questioni e la materia per poter intervenire proficuamente a tutela delle imprese e dei cittadini consumatori». Dello stesso tono l’intervento del presidente del Consorzio di tutela dell’asparago bianco di Bassano Dop, Piergiorgio Bizzotto, che chiarisce: «Non possiamo permettere che la Pedemontana distrugga il simbolo dell’asparago bianco di Bassano Dop, famoso in tutto il mondo. Dobbiamo tutelare i prodotti del territorio per salvaguardare le tradizioni e la nostra cultura, senza dimenticare la prelibatezza dei piatti che si possono realizzare con questo frutto della terra, nonché l’indotto di turismo che ne consegue». Ma a rischiare, però, anche qualche vigneto e ciliegi: «Fra Mason, Marostica e Breganze, la faccenda coinvolge almeno un appezzamento di vigneti e tre di ciliegi - spiega l’assessore alle attività produttive di Mason Simone Corradin -. Certo, è gente che in questo moment o è pi ù pr e o c c upat a pe r l’esproprio della casa, ma in ogni caso non ha intenzione di stare zitta e che, comunque, troverà voce nella Coldiretti».
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