TOSCANA - PAESAGGIO. Barberino di Mugello: "Rimodellare l´ambiente" e il dolce pendio diventa collina FRANCA SELVATICI MARTEDÌ, 09 FEBBRAIO 2010 LA REPUBBLICA - Firenze
Non solo favori alle imprese «più uguali delle altre» ma anche sacrifici drammatici imposti al territorio. Sono i due fronti dell´inchiesta sull´urbanistica di Barberino del Mugello nella quale è indagato, fra gli altri, l´assessore regionale Paolo Cocchi (Pd). Per quanto riguarda i sacrifici, se la valle di Bellosguardo sta per scomparire sotto un milione di metri cubi di terre di scavo delle gallerie della variante di valico per trasformarsi in un´immensa area di servizio, e se la cava di Prugnana diventerà una discarica, un´altra località un tempo amena ha già pagato a caro prezzo le decisioni di Comune, Provincia, Regione, Soprintendenza, Ministero e Società Autostrade. Si chiama Fienile. Era un pendio collinare verde che da un bosco e dall´omonimo borgo scendeva fino al fosso della Gora ed era in parte coltivato a pascolo punteggiato da ginestre e in parte terrazzato con muretti a secco e coltivato ad olivi. Qualcuno lo ricorda come un paradiso. Per sfortuna di chi lo aveva scelto per abitarvi, il pendio era segnato da una paleofrana, cioè un movimento geologico che può aver avuto origine più di 10 mila anni fa e che continua a scivolare lentissimamente verso valle. Tanto è bastato per qualificare il Fienile come area degradata e per decidere di sottoporla a «rimodellamento ambientale».
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