SICILIA - Dagli attici alle sanatorie. Ars, assalto al piano casa ANTONIO FRASCHILLA 09 FEBBRAIO 2010 LA REPUBBLICA - PALERMO
ECONOMIA E POLITICA
Da domani dibattito sulla legge. Presentati 600 emendamenti
VIA libera agli ampliamenti anche per case che hanno avuto un condono edilizio o che perfino sono abusive e aspettano una sanatoria. Riapertura, quindi, perfino per i termini della sanatoria del 2003. Ma anche possibilità d'incremento fino al 50 per cento dei volumi per villette a schiera o condomini e «sì» alla costruzione nella terrazze e a mutui garantiti dalla Regione per i precari che vogliono acquistare la prima casa. Più che modifiche al testo, la valanga di 600 emendamenti al piano casa (da domani in discussione all'Ars) è una corsa a stravolgere la legge che vede protagonisti parlamentari di tutti gli schieramenti, dal Pd, Pdl Sicilia ed Mpa, che l'hanno votata in commissione, passando per Udc e Pdl. Tanto che il presidente del gruppo Mpa non ha dubbi: «Vogliono affondare questa legge», dice Francesco Musotto, mentre il governo, per voce dell'assessore alle Infrastrutture Luigi Gentile, assicura che «l'unica modifica che proporrà è l'ampliamento al piano casa anche gli immobili realizzati nel 2009».
Quasi cento emendamenti li ha presentati soltanto l'Udc.
«Proponiamo aiuti alle famiglie con disabili o agli anziani e l'applicazione della legge (con aumento dal 25 al 35 per cento degli immobili, ndr) anche alle strutture industriali e turistiche», dice Rudy Maira, capogruppo Udc all'Assemblea regionale siciliana.
Tra gli emendamenti dell'Udc, quello, sempre a firma di Maira, per la possibilità di costruire nelle terrazze, «nei limiti di un solo piano di altezza massimo di 3,50 metri», mentre il deputato Orazio Ragusa propone che il piano casa venga utilizzato per immobili «soggetti a condono edilizio» e che l'aumento delle cubature, al momento previsto fino a un massimo di 150 metri cubi, arrivi a 300, e, inoltre, che i volumi per immobili e fabbricati industriali da abbattere e ricostruire crescano del 50 per cento (anziché del 30). Quasi 50 emendamenti presentati anche dal Pdl Sicilia: Giulio Adamo propone il via libera «al cambio della destinazione d'uso degli immobili», e Carmelo Incardona chiede la possibilità di costruire piani aggiuntivi «fino a tre metri di altezza», nonché l'ampliamento, manco a dirlo, «per gli immobili che hanno avuto un condono edilizio».
Il gruppo Pdl, compatto, ha presentato altri 40 emendamenti per consentire «ampliamenti per attività produttive realizzate fino al 31 dicembre 2009 e per uffici», oltre ad aumenti fino a 200 metri cubi del volume. Anche il Pdl propone di estendere il piano case agli «immobili ancora in fase istruttoria di sanatoria». Con un emendamento di Santi Formica, prevista perfino la «possibilità di ampliare immobili che insistono su fasce di totale inedificabilità e accanto ad assi stradali e a rischio idrogeologico purché si migliori la sicurezza».
E, sempre Formica, chiede che il piano casa venga utilizzato «per le case in corso di realizzazione».
Dal Partito democratico è arrivata una verae propria valanga di oltre cento emendamenti. Il capogruppo Antonello Cracolici e il deputato Davide Faraone hanno assicurato emendamenti L'assessore ai Lavori pubblici Luigi Gentile «per vietare il piano casa nelle aree costiere», e la possibilità di varare aumenti di cubature anche «per gli edifici pubblici». «I Comuni possono rilevare automaticamente immobili fatiscenti per ristrutturalie darli poi in gestione», scrive un emendamento di Faraone, mentre il deputato Vincenzo Marinello propone «la riapertura dei termini della sanatoria del 2003», il deputato Giuseppe Digiacomo che «il piano casa valga anche per chi ha avuto il condono edilizio»e Giacomo Di Benedetto «il via libera alla cartellonistica pubblicitaria negli immobili oggetto di ampliamento nei centri storici». Trai democratici Pino Apprendi invece propone mutui per i precari che vogliono acquistare case e la Regione pagherebbe con un fondo di 4,5 milioni di euro gli interessi.
Giovanni Barbagallo chiede che anche le villette a schiera possano ampliare i volumi.
Insomma, la corsa a stravolgere la legge è partita. Ma per la Cisl il piano casa rischia di trasformarsi «nell'ennesimo bluff politico». Il motivo? «L'articolo sei del disegno di legge regionale, neppure sfiorato dalla pletora di emendamenti fioccati in questi giorni, da ogni parte, subordina il via ai lavori, anche nel caso di meri ampliamenti, al rilascio della concessione edilizia per la quale occorrono a volte anni», scrive in una nota il sindacato, anche se ci sono emendamenti che aggirano l'ostacolo affidando a un regolamento dei Comuni tutto il piano casa.
IL provvedimento. Palermo, intesa per realizzare 7 mila alloggi da stasera la delibera a Sala delle Lapidi
IL PIANO per la realizzazione di settemila alloggi approda in Consiglio comunale: lo ha stabilito ieri la conferenza dei capigruppo che ha deciso di portare l'atto in aula stasera. «Siamo pronti a discutere su tutto, l'importante è cominciare», dice il capogruppo azzurro Giulio Tantillo. «Una delibera molto attesa dalla città», dice il capogruppo dell'Udc Doriana Ribaudo. La conferenza dei capigruppo ha anche deciso come suddividere le commissioni in vista del rinnovo dei vertici: Pdl lealista avrà Bilancio e Aziende, Mpa Attività produttive, il centrosinistra Affari istituzionali e Affari sociali. Restano in bilico Urbanistica, chiesta sia da Udc che da Pdl Sicilia, e Cultura che andrà a chi non verrà accontentato.
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