CAMPANIA - Un governatore per l'ambiente GUIDO DONATONE* 09 FEBBRAIO 2010 LA REPUBBLICA - PALERMO
ITALIA Nostra, per il retroterra culturale ed etico-politico che da sempre caratterizza la sua azione, reputa preminente l'impegno civile per l'affermazione della politica del buon governo. Pertanto avverte con forza l'esigenza di scendere in campo, nella fase iniziale della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale, per richiamare l'attenzione sui problemi che il nuovo governo della Campania dovrà affrontare in materia di assetto urbanistico e territoriale.
I n materia di difesa del patrimonio naturalistico e dei valori ambientali e paesaggistici, e quindi delle condizioni di vivibilità.
Tutti valori primari per il progresso civile ed economico di Napoli e della regione.Drammaticamente attuale è al riguardo il problema dell'abusivismo edilizio. Esso persiste nel manifestarsi come un cancro della vita meridionale, un tremendo bubbone mai preso sul serio e curato, e nel cui drastico contrasto messo in atto la Procura della Repubblica napoletana appare isolata e scarsamente sostenuta. Anzi a Ischia gli amministratori locali (bipartisan) hanno invocato dal governo nazionale la sospensione delle demolizioni nell'isola devastata dall'abusivismo edilizio. La Regione dovrà invece concretamente combattere l'abusivismo edilizio in modo diretto, in base ai poteri che già possiede e ad altri di cui potrebbe dotarsi, procedendo a una efficace e costante attività di controllo e di prevenzione. Ma anche in modo indiretto sostenendo i Comuni con nuove risorse per bloccare e reprimere il fenomeno. È necessaria la consapevolezza che l'ordinato assetto urbanistico-territoriale e ambientale non è un'opzione separata o addirittura opposta, rispetto alla politica di sviluppo economico, bensì un irrinunciabile fattore che elevando la condizione civile contribuisce fortemente a innescare e accelerare la crescita economica.
Quali garanzie offrono su tali temi i due candidati alla presidenza regionale? Intanto non si può ignorare che la pratica perversa della politica dei condoni edilizi costituisce una connotazione strutturale del centrodestra in Italia, e che inoltre i primi segnali provenienti dalla destra in Campania sul tema del nucleare sono altrettanto preoccupanti. È ben noto - e lo ha opportunamente ricordato Ugo Leone ("Repubblica" del 6 febbraio 2010) - che la Campania è «regione sismica, vulcanica, idrogeologicamente dissestata e con il 30% del territorio ricadente in aree naturali protette». Eppure le forze politiche locali, che hanno designato il candidato Caldoro, si sono già schierate contro la legge regionale - avversata dal governo nazionale - che esclude la localizzazione in Campania di impianti nucleari che comportano, in una regione con le predette caratteristiche, un alto rischio naturale e umano.
In presenza di segnali così negativi da parte del centrodestra chiediamo allora al candidato del centrosinistra, Vincenzo De Luca, di qualificare con rigore il suo programma politico-amministrativo assumendo formalmente di fronte all'elettorato l'impegno nel prosieguo del corretto metodo della pianificazione urbanistica territoriale, della repressione dell'abusivismo edilizio e della difesa dei predetti valori culturali e ambientali. Inoltre, per quanto concerne la città di Napoli, dovrà imprimere impulso all'attuazione del provvidenziale piano regolatore, approvato dal consiglio comunale nel 2004 (che prevede in particolare la tutela e il restauro conservativo del centro storico, protetto dall'Unesco quale patrimonio dell'umanità), ma che deve anche configurarsi a dimensione metropolitana. L'assunzione di tali organici impegni è imprescindibile per prendere le distanze dal milieu socio-politico e affaristico-economico, peculiare della malapolitica di taluni ambienti moderati-conservatori, che purtroppo imperversano nella regione già martoriata dalla speculazione edilizia e dalla malavita organizzata.
*L'autore è presidente della sezione di Napoli di Italia Nostra
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