URBANISTICA & AFFARI. MILANO - Previste sorprese, molte carte dell´indagine sono coperte da omissis DOMENICA, 14 FEBBRAIO 2010 LA REPUBBLICA - Interni
Tangenti, Pennisi si sospende Moratti: non è "Mani Pulite" Oggi l´interrogatorio del consigliere Pdl arrestato Previste sorprese, molte carte dell´indagine sono coperte da omissis
Nel video la vittima "ricattata" dal paparazzo Bicio Pensa MILANO - Altre mazzette? Non ancora, ma solo ufficialmente. Quando questa mattina Milko Pennisi si siederà davanti al gip Simone Luerti, dovrà difendersi per un «solo» episodio corruttivo. Per aver preteso, in qualità di presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Milano, 10mila euro in due tranches, dall´imprenditore Mario Basso. Ieri mattina, il faldone di quattro giorni di indagine con la richiesta di convalida del fermo, ha preso la strada del settimo piano del palazzaccio milanese, verso l´ufficio dei giudici delle indagini preliminari. Per la procura, nonostante le ampie ammissioni rese giovedì sera subito dopo l´arresto in flagranza, Pennisi deve comunque rimanere in carcere. L´indagine dei pm Pedio, Pradella e Siciliano, sta infatti muovendo solo i primi passi. Ma già nelle carte allegate alla convalida, si può intuire che il capitolo è tutt´altro che concluso: un rapporto degli investigatori e alcuni interrogatori allegati agli atti, sono interamente coperti dagli omissis. Nel mirino della procura di Milano, sembra essere nuovamente finito un «sistema», non un episodio tanto squallido quanto occasionale. Non si sono ancora presentati altri imprenditori, non ci sono fatti concreti, ma l´aria che si respira in procura, è quella di aver di fronte un episodio parte di un «sistema» più ampio. E per trovarne la conferma si sviluppano nuove attività investigative: riscontri bancari, analisi delle agende e dei computer sequestrati a Pennisi, sia negli uffici in Comune, che in quelli della Fondazione Stelline, nel cui Cda ricopriva la carica di consigliere. E sembrano pochi i 3.800 euro ritrovati nella sua cassaforte. Su una sua eventuale dipendenza da droghe, Pennisi ha spiegato come «attualmente» non ne faccia uso «Speriamo che sia un gesto isolato», ha commentato ieri, il sindaco di Milano, Letizia Moratti. che rifiuta ogni paragone con Tangentopoli perché la Milano di oggi è profondamente diversa da quella degli anni ‘90: «Una città che applica leggi rigorose, le fa rispettare e ha come obiettivo quello di essere al servizio dei cittadini e delle imprese». Intanto Pennisi che ha già rinunciato all´incarico di presidente della Commissione urbanistica, attraverso il suo avvocato, ha manifestato l´intenzione di autosospendersi dal gruppo consigliare del Pdl a Palazzo Marino. La denuncia dell´imprenditore bresciano Mario Basso, risale a lunedì scorso. Ma pochi giorni prima, l´uomo aveva ricevuto un´altra richiesta di denaro. Subito dopo aver subìto la prima formale pretesa di tangenti da Pennisi, Basso si era rivolto a un´agenzia fotografica, la «Rey Production» (il principale azionista è Filippo Rey, già in affari anche con Fabrizio Corona), costituita nel luglio scorso e con sede in viale Monza 19, a pochi passi da dove operavano le società di Corona e di Lele Mora. Basso chiede in prestito una microcamera a uno dei suoi soci, per immortalare il primo passaggio di denaro con Pennisi. Ma quando rientra, lo scorso 17 novembre, dall´appuntamento in via Manzoni, le capacità tecnologiche dell´imprenditore sono tanto scarse, da impedirgli di scaricare il contenuto della telecamera su un cd. L´operazione viene fatta allora da un fotografo, l´ex collaboratore dell´agenzia di Corona, «Bicio» Pensa e in pochi minuti, a Basso viene consegnato un cd con le immagini del passaggio della tangente da 5mila euro. L´imprenditore non sa però che Pensa, il paparazzo coinvolto anche nell´inchiesta su Vallettopoli a Potenza, ne ha trattenuta una copia e poche settimane fa, il fotografo tenta di passare all´incasso: «Dammi 30mila euro e faccio sparire il video». Basso, questa volta, non si fa intimidire e lunedì scorso racconta tutto alla procura. (e. ran.)
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