FIRENZE - Auditorium, l'ira degli sconfitti "Ha vinto l'architetto di Veltroni" MASSIMO VANNI MERCOLEDÌ, 17 FEBBRAIO 2010 LA REPUBBLICA - Firenze
Domenici:"Falso". L'ex leader Pd:"Fuori dalla realtà"
DAVVERO la politica ha pilotato la gara per il parco della Musica? L'architetto Marco Casamonti dello studio Archea, alleato con l'impresa pratese Giafi costruzioni, si ferma al secondo posto. La Btp, legata ad Isozaki ad Over Arup e Toyota, come ricorda il suo dirigente Vincenzo Di Nardo, soltanto terza. Il progetto vincente è quello di Paolo Desideri, alleato con l'impresa romana Sac. E al telefono, nel dicembre 2007, Casamonti e l'uomo della Btp Di Nardo sembrano convinti che proprio la politica- in questo caso gli ambienti nazionali del Pd - abbia deciso tutto.
Casamonti: «Il problema è che le procedure sono sbagliate...io voglio dire al sindaco di Firenze...al di là di chi ha vinto e di chi ha perso...benissimo adesso ci sono delle cose che però vanno messe a posto».
Di Nardo: «Il sindaco di Firenze ha fatto l'accordo con Veltroni».
Casamonti: «Lo so».
Di Nardo: «Chi ha vinto è un amico intimo di Della Valle».
Casamonti: «Ma lo so ha vinto...allora l'architetto Desideri è l'architetto di...io te lo dico di più».
Di Nardo: «Di Veltroni».
Casamonti: «Tu lo conosci un certo Silvio Albanesi?».
Di Nardo: «No».
Casamonti: «Ecco questo è l'ingegnere che sta in tutte ... tutte le commissioni ministeriali...è un incapace,è solo un uomo di apparato...chi è lo strutturista di Abdr (studio Arlotti Laura, Beccu Michele, Desideri Paolo, Raimondo F i l i p p o , n d r ) ? S i l v i o Albanesi...quanto hanno preso per meriti strutturali? 15 punti...io c'ho Faver e Mina che sono i più grandi strutturisti italiani... vai a vedere il merito che hanno dato all'ingegneria...allora voglio dire...allora c'è la...».
E ancora al telefono Di Nardo e Casamonti dicono: Casamonti: «Ma se te vedi, se te vedi il nostro progetto... io te lo dico, guarda io siccome c'ho lavorato con grande impegno...».
Di Nardo: «Sì e me lo immagino». Casamonti: «Che non c'è confronto ma...e questi della commissione erano io le so da te...erano imbarazzati...non sapevano come fare...Veltroni ha chiamato D o m e n i c i . . . D o m e n i c i Biagi...Biagi ha mandato Talocchini (l'allora dirigente dell'urbanistica che era nella commissione giudicante, ndr) Biagi ieri è stato tutto il giorno in commissione perché non sapevano come fare...a questo gli han dato 15 punti per le strutture...15 punti...gli han dato...ha preso il massimo dei voti su tutto».
La teoria di Casamonti-Di Nardo chiama in causa l'ex sindaco Leonardo Domenici. Che dopo un lungo silenzio, interviene a chiarire: «E' del tutto privo di fondamento che Veltroni abbia esercitato pressioni in qualsiasi forma nei miei confronti per sostenere ditte partecipanti». Del resto, aggiunge Domenici, «voglio ricordare che la gara fu gestita dall'unità di missione per i 150 anni dell'Unità d'Italia, facente riferimento alla presidenza del Consiglio».
Anche Walter Veltroni smentisce: «Leggo cose del tutto fuori dalla realtà - dice l'ex segretario - per essere chiari non ho mai, come ha nettamente dichiarato l'ex sindaco Domenici, esercitato alcun tipo di pressione, né su di lui né su altri, per qualsivoglia gara o concorso. Peraltro, la gara in questione non riguardava il comune di Firenze ma organi nazionali». IL VINCITORE L'architetto Desideri (sinistra) mostra a Mehta il progetto dell'auditorium
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