NAPOLI - I tagli alla cultura Fondi Arcus, finanziati il San Carlo e solo tre musei napoletani. IL MATTINO – 17 febbraio 2010
Due milioni e trecentomila euro al teatro di San Carlo per completare il restilyng dei capannoni di Vigliena e per il museo del teatro. La ripartizione dei 200 milioni di euro messi in campo da Arcus, la Spa in condominio tra ministero dei beni culturali e ministero delle infrastrutture destina nel biennio 2010-2012, un buon venti per cento, per un totale di oltre 40 milioni di euro ad attività culturali e dello spettacolo. Ma la parte del leone la fa il Lazio con quasi 40 milioni di euro di contributi e un totale di 38 progetti finanziati. Seguono la Toscana con 21,4 milioni e il Piemonte con 14,3. In coda c'è la Calabria, con un milione ripartito in due progetti. Per il patrimonio culturale un aiuto importante, che si aggiunge ai circa 87 milioni di euro di bilancio ordinario e ai soldi del Lotto, commenta il segretario generale della Uil beni culturali Gìanfranco Cerasoli. Che nota per «l'assenza dello stanziamento di 20 milioni più volte annunciato dal ministro Bondi per il rilancio dei musei statali». In particolare, il 50 per cento dei fondi Arcus (esattamente 100 milioni 330 mila euro) andrà in questo triennio a interventi di sostegno e di riqualificazione del patrimonio culturale; 1130 per cento per interventi di ripristino tutela paesaggistica; il 20 per cento per attività culturali e dello spettacolo. All'Abruzzo martoriato dal terremoto vanno 1,3 milioni nel 2010, 3 milioni del biennio, suddivisi in tre progetti a Tagliacozzo (per la riparazione della Chiesa di San Francesco), al sistema archeologico del Fucino e al potenziamento del parco archeologico di Amiternum. Tre milioni di euro come era stato anticipato - sono destinati alla nuova direzione per la valorizzazione guidata da Mario Resca, 2 dei quali per il 2010. Nell'elenco, come nota la Uil, non c'è uno stanziamento destinato al rilancio della rete dei musei, ma singoli contributi per singole realtà museali. In Campania, ad esempio, 800mila euro nel biennio sono destinati al Museo Diocesano di Napoli, 800mila al museo di Capodimonte, 400 mila al Museo Pignatelli per il completamento museo delle carrozze. |