LIVORNO - CEMENTIFICAZIONE. «Ospedale, avanti tutta». Ruggeri (Pd): non perdiamo altro tempo prezioso DAVID EVANGELISTI 18 febbraio 2010, IL TIRRENO
La proposta di Emanuele Rossi è da valutare, ma per poterlo fare prima di tutto i referendari ritirino il loro quesito
LIVORNO. «Basta con il vecchio ospedale del 1933. Voglio portare i livornesi nel 2010». Queste le parole del candidato del Pd al consiglio regionale Marco Ruggeri durante l’incontro tenutosi al circolo Stazione-Sorgenti per l’apertura della campagna elettorale. «Rispetto alla maggior parte degli ospedali della Toscana la nostra città è in ritardo di circa vent’anni», attacca Ruggeri, aggiungendo che «non possiamo permetterci di perdere altro tempo prezioso». Rispetto alla proposta contenuta nell’articolo di Emanuele Rossi pubblicato ieri dal Tirreno, il segretario del Pd dice di essere disposto a valutarla. «Non siamo chiusi ad alcun aspetto della discussione - dice - anche se questa è una proposta di non semplice attuazione. Di certo, potremmo parlarne solo se chi propone il referendum fosse disposto a ritirare il quesito. Sarebbe un presupposto irrinunciabile. Restano le difficoltà di applicare questa legge regionale, ma possiamo parlarne». Ruggeri nel corso del dibattito ha sottolineato più volte l’importanza di poter disporre di un’area di proprietà del Comune per la costruzione del nuovo presidio ospedaliero. L’ospedale a Montenero causerà problemi di viabilità? «I problemi di viabilità ci sono ovunque», taglia corto il segretario del Pd. Nei giorni scorsi l’Osservatorio sulle trasformazioni urbane ha chiesto alla Provincia e alla Regione di sospendere gli atti sul nuovo ospedale approvati fino a ora. Ruggeri replica seccamente: «Si accusa l’amministrazione comunale di voler imbrogliare le procedure. Non ho parole». Lo stesso Osservatorio sulle trasformazioni urbane, insieme ai consiglieri comunali di Città Diversa Marco Cannito e Luano Fattorini, hanno presentato pubblicamente all’amministrazione comunale - tramite le pagine del nostro giornale - una serie di interrogativi sul progetto del nuovo ospedale. «Le dieci domande in stile Repubblica ora vanno di gran moda», chiude ironicamente Marco Ruggeri, che però ammonisce: «Adesso mi sembrerebbe più opportuno discutere su che cosa fare del vecchio ospedale». Il candidato del Pd, parafrasando Rossi, sottolinea la «necessità di cambiare mentalità», smettendo di considerare la Toscana «soltanto come una bella cartolina». Ruggeri, citando la grave crisi economico-sociale del momento, ha ricordato i 40mila cassaintegrati presenti in Toscana e la riduzione del 5% del Pil regionale, pari a 5 miliardi di euro. «Concordo con Enrico Rossi quando coraggiosamente sostiene - prosegue Ruggeri - che la Toscana ha bisogno di una nuova industrializzazione». Intanto Ruggeri rende noto che il prossimo 5 marzo il candidato del Pd alla carica di governatore della regione tornerà di nuovo a Livorno. Nella disamina di Ruggeri anche la lentezza con cui troppo spesso si rilasciano le pratiche per consentire gli insediamenti produttivi: «In alcune regioni della Spagna e della Francia in sei mesi vengono rilasciati tutti i documenti necessari. Da noi alle volte servono anni». Il segretario del Pd chiude parlando della raffineria Eni: «Con le multinazionali il problema si deve affrontare a livello nazionale. Serve una politica concreta per ancorare queste aziende al territorio».
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