TOSCANA - VOLTERRA. «Una fondazione per la cultura? Idea copiata dal nostro programma» VENERDÌ, 19 FEBBRAIO 2010 IL TIRRENO - Pontedera
Il Partito Democratico
«Ringraziamo il sindaco per aver preso in considerazione l’idea di una fondazione di partecipazione per gestire il panorama culturale della città, perché è uno dei punti previsti dal nostro programma». La puntualizzazione arriva direttamente dal Partito Democratico di Volterra. Che non manca di dettagliare la “provocazione” riprendendo una parte del programma elettorale.
«Abbiamo una grande ricchezza e una realtà articolata e complessa. Si deve fare ogni sforzo perché diventi sistema della cultura della città... Per farlo si possono anche sperimentare sistemi di gestione integrata dei servizi e dei beni; una nuova forma di management come ad esempio la costituzione di una fondazione di partecipazione».
Il pezzo è tratto dal punto, “Volterra città della conoscenza”, del programma di Città Aperta per le elezioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009. «Ci sono voluti otto mesi di governo da parte di questi amministratori per arrivare a fare una simile dichiarazione, visto che sia nel loro programma elettorale, sia nelle linee programmatiche per il mandato politico amministrativo 2009-2014 non è stato mai previsto questo strumento. Forse erano molto impegnati in altro, quando a Volterra ci fu un convegno dal titolo “Gestione e finanza dei beni culturali e delle risorse paesaggistiche in Toscana” (del 30/31 gennaio 2009) al centro studi Santa Maria Maddalena, dove si discusse anche dei vari modelli di gestione della cultura, fra cui le fondazioni di partecipazione come soggetti per la gestione dei beni culturali. Forse, se ci avessero interpellato, potevamo risparmiare tempo prezioso», concludono dal Pd.
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