GROSSETO. Il mattone selvaggio tra parrocchie e sodalizi FEDERICO LAZZOTTI VENERDÌ, 19 FEBBRAIO 2010 il tirreno - Grosseto
Dalle ultime inchieste un quadro inquietante sui permessi
È il 27 febbraio dello scorso anno, l’Argentario è nella bufera: la polizia ha appena eseguito una ventina di ordinanze di custodia cautelare che riguardano politici e amministratori. L’imprenditore Francesco Piscicelli parla al telefono. «Hai visto che si è scatenato all’Argentario? Hanno arrestato tutti, roba da matti. Abbiamo fatto bene a non andarci a quella parrocchia». La parrocchia di cui parla Piscicelli nell’intercettazione raccolta dai Ros di Firenze e Livorno nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione delle Grandi Opere e sulla collusione tra grandi imprese italiane e ministero, è quello che il pm di Grosseto Stefano Pizza definisce nell’ordinanza di custodia cautelare dello scorso febbraio «sodalizio criminale». Un sistema attraverso il quale sarebbero state gestite, per anni, le opere e i permessi di urbanizzazione nel Comune di Monte Argentario. Al vertice di quel «sodalizio» che gestiva permessi e lavori di ampliamento nelle abitazioni del Promontaorio c’era - secondo gli inquirenti - una triade composta dall’ex vicesindaco e assessore all’urbanistica Massimo Castriconi, in carica fino al giugno del 2007 e da due architetti: Angelo Collantoni e Vincenzo Gabrielli titolari di un noto studio professionale a Monte Argenatario e allo stesso tempo membri del collegio ambientale che di volta in volta doveva rilasciare i permessi per costruire garage, finestre, ma anche piscine, mura di cinta e terrazze con viste mozzafiato. Unendo le due inchieste viene fuori un quadro inquietante in cui sono implicati amministratori, politici e alti funzionari dello Stato che fanno abusi attraverso amici interessati. Tutto in barba a regole e ambiente. Dice Piscicelli all’amico imprenditore a cui ha affidato i lavori di ristrutturazione della villa sul Promontorio. «Abbiamo fatto bene a non andarci a quella parrocchia lì eh. Sapesse quante volte me l’hanno detto: “ma perché non va lì, non dar retta lascia stare”». La risposta dell’interlocutore è laconica: «hanno fatto una pulizia», ancora di più quella di Piscicelli: «non tutti i mali vengono per nuocere vedi, era meglio stare senza licenze».
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