Marcello Fiori: «Scavi di Pompei eventi e disastri si governano con norme snelle» Il mattino 20/2/2010
Il suo piglio manageriale, la sua conoscenza di realtà e problemi impressionano tutti. Marcello Fiori, commissario straordinario agli scavi di Pompei, è alla Bit di Milano per presentare le iniziative per la prossima stagione turistica. Prima della conferenza stampa, cerca di schernirsi quando gli si accenna alla situazione della Protezione civile, alle vicende di Guido Bertolaso con cui collabora da anni: «Mi occupo solo di Pompei. Non ho altri pensieri”. Eppure, non nega di conoscere Bertolaso da 20 anni, non nasconde di essergli legato, ricorda il lavoro intenso al suo fianco all'Aquila. E, in confidenza, il commissario Fiori ammette: «Sì, conosco Guido da tanto. Per questo, dico che è inimmaginabile pensare che possa aver fatto cose fuori dalla legge. Ha dedicato una vita allo Stato». Sfoglia la brochure su Pompei. Sorride, come suo solito. Vorrebbe non parlare delle intercettazioni pubblicate dai giornali su Bertolaso. «Non dico nulla. Certo mi pare strano che Guido debba leggere cose di cui fino all'uscita dei giornali non aveva alcuna conoscenza. In qualsiasi ambiente o ufficio si perderebbe serenità a lavorare con situazioni come queste. Ma basta, parliamo di Pompei». Già, Pompei e la gestione commissariale. Giovedì scorso, il Corriere della Sera ipotizzava che nel decreto sulle emergenze ci fosse una norma sulle promozioni pensata per Fiori. Il commissario ha letto, sorride ancora. Commenta: «Mi si tira in ballo a sproposito. Quella norma non può riguardarmi perchè la mia posizione amministrativa è diversa. Da molto tempo sono passato al ministero dei Beni culturali. Quindi, non possono esserci sospetti. E poi tutti sanno che il mio mandato a Pompei scade a giugno'. Il discorso cade sulla validità dei poteri straordinari. Sulle norme in deroga. E si ritorna a Pompei, ma anche alle polemiche del giorno sulla Protezione Civile. Su questo, Marcello Fiori ha le idee chiare: «Credo che le norme in deroga aiutino nelle emergenze. Lo si è visto nella soluzione dei problemi dell'immondizia, in cui sono state molto impegnato in Campania. Ma prendiamo Pompei. Della possibilità di nominare un commissario si iniziò a parlare già 15 anni fa. L'ultima gara regolare sui servizi aggiuntivi agli scavi, prima delle mie, risaliva al 1999».
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