LUCCA. Giglio, mai resa pubblica la revisione 22-02-10, il tirreno Lucca
Nel mirino dei consiglieri comunali Teresa Leone e Paolo Moriconi la situazione del Teatro del Giglio, sulla quale chiedono chiarimenti all’assessore Letizia Bandoni e al presidente della commissione cultura. «Ci sono dei comportamenti amministrativi che appaiono incomprensibili, perché privi di una qualsiasi logica apparente; a meno che non ne nascondano un’altra che apparente non è - dicono Leone e Moriconi -. Circa un anno fa, nel momento in cui più forte infuriava la polemica sul fabbisogno del Teatro del Giglio (un milione e 600mila euro), di cui si discusse lungamente in commissione finanze e cultura in vista dell’approvazione del bilancio di previsione, fu approvato dal consiglio comunale un ordine del giorno di indirizzo molto ampio per l’azienda speciale Teatro del Giglio, alla stesura del quale collaborò molto responsabilmente anche l’opposizione, in considerazione del fatto che ritenevamo (e riteniamo) il teatro un bene culturale fondamentale per la città». I due consiglieri di opposizione ricordano che la maggioranza e l’amministrazione vollero inserire in quel documento anche l’affidamento di un incarico di revisione dell’attività dell’azienda speciale «un controllo peraltro che, sulle aziende speciali, dovrebbe essere effettuato regolarmente con cadenza triennale, per via amministrativa, almeno stando al decreto legge 786». A distanza di quasi un anno dei risultati di quella revisione ancora non si sa niente e Leone e Moriconi chiedono quella revisione è stata effettuata, perché sembra essersene persa traccia. «Sarebbe assai grave - affermano - che l’amministrazione non avesse ancora provveduto, visto che quel passaggio sembrava, per la maggioranza e per l’amministrazione stessa, un momento imprescindibile. Così come sarebbe del tutto sensato, se a distanza di un anno, in prossimità del nuovo bilancio di previsione, si ritornasse sugli indirizzi dell’ordine del giorno di cui si è detto per verificare quanto è stato realizzato in termini di elaborazione di un progetto culturale, finalmente riconoscibile, per il teatro. Altrettanto interessante sarebbe sapere quel che è stato fatto in vista dell’apertura del teatro alle istituzioni culturali cittadine e per la valorizzazione del patrimonio musicale rappresentato dai musicisti lucchesi (da Puccini in primo luogo)». I due consiglieri chiedono infine come si è concretizzata la collaborazione con gli altri teatri nazionali e stranieri per la valorizzazione delle professionalità di alto livello presenti all’interno del teatro.
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