EMILIA ROMAGNA - Dal Mambo al Musas, i musei della regione ora hanno il 'bollino' 23 febbraio 2010
Certificazione qualità Ibc a 109 strutture: più facile accesso ai fondi pubblici
BOLOGNA- Il Mambo e il museo Morandi a Bologna; il castello Estense e il museo della Cattedrale a Ferrara; la pinacoteca comunale e l'armeria Ambicini nella provincia di Forlì-Cesena; la galleria civica e il museo civico d'arte a Modena; la casa del suono e il museo dell'opera a Parma; il museo geologico Cortesi e i musei civici di Palazzo Farnese nella provincia di Piacenza; il Carlo Venturini e il Musa nella provincia di Ravenna; il Gonzaga e il museo della Tarsia nella provincia di Reggio Emilia e il Musas come anche il museo dell'Aviazione nella provincia di Rimini. Sono i principali musei della regione che potranno contare sul "bollino" assegnato dall'istituto per i Beni Culturali della Regione. L'iniziativa, che ha premiato con la certificazione di qualità 109 musei dell'Emilia-Romagna su circa 400 complessivi è stata presentata stamane dal presidente dell'Ibc Ezio Raimondi. Queste strutture avranno anche un'attenzione particolare nell'assegnazione dei finanziamenti della Regione.
"Gli investimenti per i musei- spiega la responsabile servizi musei e beni culturali dell'Ibc, Laura Carlini- si danno a istituti che dimostrano di avere una serie di requisiti. I musei che hanno ottenuto il marchio di qualità saranno sicuramente privilegiati nell'assegnazione dei fondi". L'idea di dare una certificazione di qualità per i musei emiliani è nata nel 2003 imitando esperienze analoghe a livello internazionale. "Abbiamo deciso di muoverci in questo senso- spiega il presidente dell'Ibc Ezio Raimondi- per favorire lo scambio di idee tra i musei che non possono essere considerati come dei depositi. Quello che stiamo facendo- aggiunge- incentiverà i musei che restano fuori a guadagnarsi questo marchio" e Carlini ricorda come tra il 2005 e il 2008 si sia registrato un incremento di pubblico nei musei della regione del 42%.
I requisiti di qualità sono definiti dalla Regione e deliberati dalla giunta, gli standard in cui gli istituti devono rientrare per essere giudicati positivamente riguardano diversi ambiti come ad esempio: status giuridico, assetto finanziario, strutture e sicurezza, personale, gestione e cura delle collezioni, rapporti con il pubblico e con il territorio. Le certificazioni hanno durata triennale e comunque non andranno oltre il 2012. "I musei che vogliano ottenere la certificazione- spiega Carlini- possono compilare un'autocertificazione disponibile sul sito Ibc, tra luglio e ottobre considereremo le domande ed entro dicembre la giunta regionale valuta la nostra proposta e ufficializza i marchi di qualità".
Il valore "simbolico" della certificazione è ricordato anche da uno specifico logo che ogni museo di qualità potrà esporre. "Per scegliere la forma di questo simbolo- spiega il responsabile del design center di Bologna Carlo Branzaglia- abbiamo accuratamente selezionato tra più di 70 proposte arrivate da giovani grafici che hanno risposto ad un bando di concorso. Quasi tutti i lavori- aggiunge- erano di altissima qualità tanto che abbiamo inserito i nomi dei grafici nei nostri database per poterli richiamare in futuro".
Dei circa 400 musei presenti in tutta la regione poco più di un centinaio hanno ottenuto il riconoscimento e domani verranno ufficialmente presentati con una cerimonia per il riconoscimento in mattinata presso la sede della Regione in via Aldo Moro.
http://www.dire.it/DIRE-EMILIA-ROMAGNA/dal_mambo.php?c=29084&m=14&l=it
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