PISA - LEGAMBIENTE ALL’ATTACCO Ricorso al Tar di cinque comitati per l’annullamento della variante urbanistica GIANLUCA CAMPANELLA VENERDÌ, 26 FEBBRAIO 2010 IL TIRRENO Pisa
Contestato un mancato rispetto del piano strutturale
PISA. Cinque tra comitati e associazioni di quartiere fanno ricorso al Tar contro la variante urbanistica approvata lo scorso 11 dicembre dal consiglio comunale. Sono i residenti di via Battelli, via Marco Polo, via Prinetti, del Cep e di Sant’Ermete, coordinati da Legambiente. Il testo del ricorso denuncia due “vizi formali”: mancanza del percorso di democrazia partecipativa e mancato rispetto delle norme del Piano strutturale; è stato curato dall’avvocato Ornella Aglioti, che ha notificato l’atto alla controparte, cioè il Comune, il giorno 17 febbraio. Sul primo punto, il presidente del circolo locale di Legambiente, Marco Ricci, spiega che tutte le loro osservazioni sono state respinte. Per legge, una variante urbanistica va approvata in due successive letture, tra le quali la cittadinanza ha la possibilità di esprimere il proprio parere. «Ci hanno liquidato con poche parole»: sostiene Ricci. Le riporta Piero Pierotti, docente di architettura in pensione: «Ci hanno risposto che “le famiglie sono diventate più piccole, gli appartamenti pure”. Ma non basta a giustificare 2.400 alloggi». Numero molto più alto delle «mille nuove case previste nel 2001 - ricorda Riccardo Ciuti, ex dirigente comunale -. La lecita discrezionalità degli atti non deve essere libera dal rispetto delle norme». L’altra questione è proprio l’armonizzazione dei piani urbanistici di sei comuni, il Piano Strategico, secondo cui gli interventi sul territorio devono essere condivisi da Pisa, Calci, Cascina, San Giuliano, Vecchiano e Vicopisano. Si chiedono i promotori dell’azione legale: «Se prima si fa la variante urbanistica e poi si approva il Piano Strutturale, allora quest’ultimo a che serve?». Maurizio Bini, di Rc, è l’unico consigliere comunale che ha appoggiato il ricorso: «La via politica deve essere la principale; ma con quella, abbiamo ottenuto solo cemento. Per esempio, sull’area verde di via fratelli Antoni sorgeranno villette; nel “rispetto” dei vincoli, si considererà verde utile per il quartiere, una striscia attaccata alla superstrada. Non ci resta che la via giudiziaria». Presto il ricorso sarà depositato in tribunale: oltre alla parte “generale”, contiene anche rilievi su alcune singole schede che compongono la variante. Ma chiede l’annullamento totale del provvedimento.
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